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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   IO
   ANNALI
   dell'Università degli scolari. — Letti questi'capitoli, venne approvato il primo col secondo: al terso aggiunsero che pei Sapienti eletti a ciò si ordinasse una matricola di scolari, nella quale per meazo di ^Notaio si dovessero scrivere tutti i privilegi dello Studio alla presenza degli Anziani; la qual matrìcola verrebbe conservata presso i Monaci di san Domenico , e che niun privilegio valesse a nessuno scolaro , se non fosse descritto in detta matricola per mano di Notaio: il quarto capitolo, il quinto ed il sesto furono favoriti. Al settimo si aggiunse che i quattro banditi soprannominati, fossero liberati • tolti da ogni bando per cinquant' anni, pagando essi venti soldi al depositario del Comune di Bologna. E conchiusero inoltre che l'ottavo capitolo si dovesse osservare.
   Intanto ritornarono gli Ambasciatori Bolognesi dalla corte del Papa, e per effettuare i capitoli e gratificare lo Studio, elesse il consiglio nuovi Ambasciatori , come proponevasi nel quinto capitolo ; e furono essi Folco de'Paci, Tommaso Artenisi, e Bonvicino di Matteo Bonvicini.— Ora essendo nata grandissima discordia fra la Società de' Notari, il Bargello ed i Preministrali, e fra le venti Sooietà c quelle delle Armi del popolo di Bologna, a cagione di preminenza negli uffici, era per riuscirne grave disturbo nella Città. e molta ruina, se il Consiglio non si frapponeva ; il quale deliberò che si rimovessero e modificassero alcune provvisioni sopra tali uffici ; ed a tal fine decretò che il Bargello per conto dell'ufficio suo non dovesse interpoli ne' fatti del Comune di Bologna, ma solamente in quelli de'Ghibellini. Che il Proconsolo della Società de'Notai non si potesse ingerire nei fatti del Comune di Bologna ma solamente nelle cose de'Notari, e che lo scrigno o cassa ohe si trovava nel Palazzo vecohio del Comune di Bologna, da indi si levasse e si dovesse portare alla Casa ò Compagnia de'Notari, e nell'avvenire si eleggessero in detta Società otto Consoli pel tempo di sei mesi.
   v^