ANNALI
in aiuto delle genti del Papa e del Re Roberto, secondo i Capitoli della Lega. E Castruccio Inter-minelli Capitano di militi e soldato di ventura, dopo la presa di santa Maria a Monte e di Monto Falcone, fatto potentissimo e come signore in Lucca , e cacciatine i Quartigiani rivolse 1' animo più in alto, ed a maggiori cose mirò, tentando l'acquisto di Pistoia, della quale con molto danno prese a scorrere il Contado. Il che veduto i Fiorentini , mandaron subito alla guardia della Città di Pistoia Guglielmo dell'Uliva od Ulivi con buon numero di cavalli, acciocché frenasse il molto ardire del nimico e difendesse la periclitante Città. Né mancarono frattanto i Fiorentini di guardare Fucecchio, Castel Franco e Santa Croce. Ma perchè conobbero che ogni giorno aumentavan le fonie dell' inimico, mandarono per aiuto alcuni Ambasciatori ai Felsinei, i quali spedirono trecento cavalli, che unironsi all'esercito de'Fiorentini, e passarono insieme all' assedio di Anchiano, che strinsero d'ogni parte siffattamente che gli assediati pensavano arrendersi agi' inimici : ma Castruccio che del pericolo si avvide, corse a volo colle sue genti al paese di Vinci, ed alla sprovvista sopraggiungendo gl'inimici fugolli, cacciandoli col ferro alla volta dell'Arno, dove molti per salvar la Vita annegarono, ed altri caddero prigioni, ed altri vennero morti dai colpi degli avversarii incalzanti. Dicesi che trecento tra Fiorentini, Sanesi e Felsinei fossero i sommersi nel fiume, e dugento almeno i trafitti e fatti a pezzi sul campo.
E volendo gli scolari tutti dello Studio Bolognese mostrare quanto loro premesse l'avanzare per Io meglio nella disciplina cui applicavano, supplicarono al Consiglio (i5 Giugno) che fosse loro conceduto a maestro il famoso Jacopo Belvisi, il quale leggesse pubblicamente in Bologna, per accresce! gloria alla Città ed allo Studio; e che venisse benignamente richiamato alla patria, dalla quale pei tumulti del i3o6 erasi allontanato questo gran
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