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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   IO
   ANNALI
   patria un onesto e saggio concittadino, il quale tutto pieno d' amor figliale per la madre comune di un tanto popolo quale fu sempre il Felsineo, «tudierebbe ogni mezzo per serbarne la dignità, la sicurezza, la pace. £ fu allora istituito (i Agosto) il Gonfaloniere di giustizia e di libertà degli, uomini e delle Arti del popolo di Bologna, non che della parte di Chiesa e de' Geremei della medesit ma Città. Il primo pertanto che salisse ad una di* gnità sì cospicua fu Guido di Guglielmo Pasquali de'Mastri, uomo di molta prudenza, e di non comune accorgimento dotato.
   Ed ecco la forma ed il modo con che per lungo tempo si elessero i Gonfalonieri di giustizia. Con-gregavasi il Consiglio di Bologna, cui dovevano intervenire almeno trecento Savi, e quivi per mano di un Notaio si scrivevano tanti brevi quante era-* no le Società delle Arti ; i quali ugualmente piegati ed acconci, ponevansi dentro d'un'urna o bossolo , e fatta la così detta imbossolazione, quattro giorni innanzi al principiar d'ogni mese, od al più tardi alle Calende, si estraeva un breve, dove tro-vavansi descritti i ministrali della Società a sorte uscita; e lettolo alla presenza del Consiglio, la So* cietà predetta subito eleggeva otto uomini de'suoi* dabbene e di buona fama, e quelli tutti poneva e •crutinio, e colui che più voti favorevoli aveva, entrava Gonfaloniere di Giustizia pel mese che allora allora cominciava. Ed esso Gonfaloniere eletto dal Consiglio era tenuto con giuramento promettere di eseguire con tutta onestà e legalmente l'ufficio proprio. Una tale imbossolazione poi durava permanente fintanto che tutti i brevi riposti nel-1* urna eran finiti d'estrarsi ; e allora si rinnovava colla medesima forma. Da questa elezione veniva* no esclusi coloro che una volta erano stati Gonfalonieri delle Società nel mese di Marzo del mille • trecento sei, o nei tempi anteriori d'inobbedien-za ai Rettori od ai Legati ; e così i figliuoli dei medesimi Gonfalonieri, ed i fratelli; ed anche coloro
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