BOLOGNESI
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   bandito e perseguitato dovette fuggirsi co' suoi compagni malvagi , e che a lui ed a costoro vennero arse e spianate le case , come già era avvenuto a Romeo Pepoli, vendendone il Senato e legnami e pietre a cui volesse giovarsene.—E perchè frattanto i Visconti , gli Scaligeri e Passarino da Mantova travagliavano ed angustiavano Lombardia , pensarono i nostri a tenersi sulle difese, e perciò fortificarono diverse Castella, cioè Monteveglio , Piu-mazzoj Crevalcore, ed in particolare Monte Acuto delle Alpi ; oltre di che posero guardie e capitani Bolognesi a Castel san Pietro, a Dozza, alla Massa , a Castel Franco, a Nonantola, ed ai Castelli or ora nomati ; e dappertutto si pose munizione di vittovaglia e di strumenti militali.
   Ed essendo fatto il Gonfaloniere di giustizia pel mese di Aprile fu decretato nel Consiglio che non solo avesse la medesima autorità e giurisdizione de'suoi predecessori, ma ben anche l'arbitrio di procedere contro di quelli che in avvenire trattassero od avessero pratica coi nemici del Comune e del popolo di Bologna, e della parte reggente la Città, e che procurasse con effetto che la casa'dei Gonfalonieri si erigesse dove prima eran poste le beccherie, un po' ad oriente di queste, incominciando presso la casa della Società dei Lanaiuoli, e seguitando fin verso la Via dei Mattuiani ; giovandosi per tale fabbrica di quei materiali che ancora esistessero delle atterrate case de'ribelli. E perchè le predette cose pienamente si osservassero, e che il Gonfaloniere coi deputati all'ornamento pubblico, facessero buon uso dei denari bisognevoli all'uopo, erano sopravvegliati dal Consiglio, il quale decretò che il detto palazzo fosse terminato al finir dell'Aprile venturo; e mancandovi il Gonfaloniere , gì' imposero pena di cinquecento lire ; ap-plicarido la medesima pena anche agli altri Gonfalonieri che verrebbero , e ciò fino a che 1' edifizio fosse a termine ridotto. Ed alla sollecita fabbricazione vennero destinati soprantendenti quelli della
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