BOLOGNESI
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Mentre però i Bolognesi pigliavano per sè medesimi tante precauzioni, sovvenivano d' uomini e d' armi i confederati loro ; tant* era la fede che mantenevano ai patti stretti con essi. Difatto mandarono al Frignano trecentocinquanta fra cavalli e pedoni, con offerta di maggior soccorso ove espedisse , per difendere Cuidinello da Montecucolo e Duselino de'Gualandelli, cui molti fuorusciti tentavano levar le Castella e le Fortezze loro : e parimenti mandarono in aiuto de* Reggiani il Capitano con molta milizia di Bologna; ed oltre a ciò gli Anziani elessero due magnati e due popolani per Ambasciatori a quei di Reggio, offerendo loro due Tribù della Città, già tratte a sorte, le quali furono la Tribù di san Pietro e quella di Porta Ravegnana.
Giunto l'Agosto, (22) il Consiglio che teneva lo sguardo a tutte le parti dello stato di Bologna, ed attendeva a indebolire le forze degli avversarii, rendendone men nocevole l'impeto, e che d' altra parte teneva cura che la Città, le Castella e le Fortezze fossero ben munite, ordinò che per incarnare questi disegni si eleggessero tre Sapienti di valore e di prudenza per ciascuna Tribù, cioè due del popolo ed uno de magnati, i quali veramente amassero la Città ed il popolo, e dovessero stare del continuo nel Palazzo del Comune di Bologna, che si stava compiendo fino a quell' ampiezza allora decretata, nè d'indi partirsi senza licenza del Pretore e del Capitano del popolo. Quivi dovevano essi trattare, provvedere, ordinare e stabilire tutto
2uello che giudicassero più utile e necessario alla ifesa della perpetua libertà del popolo di Bologna, della Chiesa, e della parte Geremea di detta Città e di tutto il territorio, e degli amici di essa Città e di esso territorio.
Nell'Ottobre andò in Avignone al Pontefice quel: Romeo Pepoli, che diversi pensieri aveva dato alla patria; e vi andò per intercedere grazia, come sopra abbiam detto, di ritornarsi pentito e col supremo