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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   ii
   san Pietro, in cui porterebbero ceri ed offerte secondo la propria pietà; con questa condizione che i Canonici ed il Capitolo in corpo di essa Chiesa Cattedrale, o per loro il Sindaco, dovessero assolvere e liberare il Comune di Bologna e ciascuna persona della Città e del Contado da ogni decima consueta alla detta Chiesa: e che tutte le obbla-zioni ed offerte che al detto tempio si facessero, venissero convertite in riparazione di esso luogo. Dello quali cose tutte il Pretore farebbe fare pubblico bando otto giorni prima di detta festa, per tutta la Città.
   Il Pontefice in questo volger di tempo (7 Aprile) elesse Arcivescovo di Ravenna Amerigo da Castel Lucio, già suo Cappellano e Rettore della Flaminia, e gli scrisse che occorrendo aiuto a Bertrando Legato, il quale doveva agire contra gli Estensi, egli con ogni suo sforzo e potere lo soccorresse. E mentre questo avveniva, scrisse il Legato al Comune di Bologna (18 Aprile) che Taddeo e Giovanni figli dell' estinto Romeo Pepoli, erano stati imprigionati per sospetti: e mentre che i Bolognesi mandavano Ambasciatori al Legato per trattare la causa dei due prigioni, e decidere della loro sorte, essi fuggiron nottetempo di carcere, non senza sospetto d'essere stati favoriti da custodi compri e corrotti.
   Il dì seguente dopo aver ricevuta questa notizia, comparvero i dazieri delle Moline del Contado di Bologna insieme con molti cittadini, e si dolsero presso il Consiglio che Arnaldo Vescovo avesse incominciato la fabbrica di un Molino sul Reno, a quel che pare non molto lungi dalla terra di Gal-liera, e pregarono che il Senato intercedesse affinchè il Vescovo volesse desistere da quella fabbrica. Ed il Senato, cui non piaceva si fabbricasse sul Reno, esaudì la dimanda, ed inibì la costruzione ad Arnaldo. Il perchè questi rispose : che dal momento che il Consiglio non permettevagli di fabbricare, volentieri lo farebbe per la riverenza e per
   v^