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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   IO
   ANNALI
   I quali dazii, perchè registrati nei libri delle provvisioni di Bologna, non tornerà forse inutile l'annoverare. Furono essi dazii : dei Molini e Pi stri ni della Città e del Distretto ; della biada venduta o in vendita nella piazza del Comune e nel trivio di Porta Ravegnana ; dei testimoni prodotti nelle cause criminali ; del passaggio da Castel san Pietro ; del fieno e della paglia; delle cipolle e delle rape: del bollo alle Castellate ; dei contratti intorno all'uva; delle stadere piccole; del pesce e dei gamberi; del -^mercato di san Giorgio, e di quello delle arelle ; dei mercati del Contado nostro ; di tutte le terre che nel Contado pagano ; del dazio de' folioelli ; del passaggio al ponte di sant'Ambrogio e a quello dell'Uccellino; di quelli che vengono cancellati di bando ; dei bravi nelle terre Bolognesi ; delle bestie , del vino che fuori della Città si trae ; della picoola gabella imposta al vino che si vende a corba. Impose ancora che gli ufficiali dell' avere del Comune e dei soldati potessero porre nuovo dazio alla Torre de' Cavalli, a quella di Vedegra , alla Molinella, ed alla Torre dei Cànoli, alla Pegola, disponendo il detto dazio ad utilità del Comune , e pagando con esso quaranta lire a ciascun soldato.
   Mentre si facevano queste provvisioni a benefìzio della Città, non mancavano altri di eccitare e sollevare gli animi altrui per opprimer la libertà del popolo di Bologna, e seminare falsi avvisi, ed occultamente lacerare il Senato ; e ciò facevano per danneggiare le arti , e suscitile tumulti a favore dei fuorusciti. Di che avvedutosi il Consiglio, tosto ordinò la elezione di due Sapienti per ciascuna delle Arti della Città, i quali dovessero diligentemente investigare chi fossero i narratori delle false e nocevoli novelle, e dove si facessero adunanze , e di che vi si trattasse o ragionasse in pregiudizio della Città: svelando se i mal fidi fossero Lamber-tazzi o Geremei, Mal traversi o Scacchesi ; i quali colpevoli realmente e personalmente, secondo la qualità del fallo» verrebbero castigati. Ed i deputati
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