IO
ANNALI
preseliterebbersi tosto al Pretore, il quale venisso in chiaro e di chi le scrivesse ed a cui fossero indirizzate.— Ed a san Felice, a strada Maggiore ed a Galliera furono duplicate le guardie; mentre a diversi passi di torrenti fuor delle mura, ed a parecchi battifreddi sulle mura stesse, vennero posti de* custodi, che venivano del continuo da sovrastanti visitati. I quali custodi erano obbligati ritrovarsi al loro posto dal terzo suono della campana della sera fino alla messa prima della Cattedrale nel mattino veniente : ed ogni soldato doveva recarsi alla predetta guardia con le armi ordinarie , cioè celata , collaretto y tavolaccio, spada , rotella , lancia oppure balestra ; ed uno di essi dovea portare una balestra e le quadrella per saettare.
Fatta stima e misura di tutte le possessioni di Romeo Pepoli e degli altri banditi, per conoscere
Xuanto frutto se ne potesse trarre; rinnovato l'uf-cio dei Quattromila e degli Anziani e dei Consoli, la cui pagella di venti soldi pe' primi e di dieci pe'secondi, serviva a stipendio de'soldati della Città e del Comune ; venne saputo , correndo il mese d'Ottobre, che non pochi fuorusciti commettevano iniquità d'ogni genere per le Ville e per le Castella del territorio Felsineo, e spezialmente a Serra valle,dove incendiavano case, e ponevano a sacco ogni cosa, ed uccidevano uomini, donne e fanciulli con crudeltà inumana e barbara. Il perchè il Consiglio ed i Sapienti, per disgombrare sospetti ingenerati nella moltitudine, vietò d'uscire di Bologna a quei de'Liazari e de'Curtapelli, nè più recarsi alle loro corti a Nonantola, Crevalcore, sant'Agata, e san Giovanni in Persiceto senza il permesso del Pretore, del Capitano e degli Anziani e dei Consoli del popolo di Bologna ; i quali Curta-pelli e Liazari darebbero intanto sigurtà di mille lire al Magistrato suddetto. Inoltre fu fatto comandamento a quelli della casa da Loiano, che dovessero venire ad abitare in Bologna, nè d'indi partirsi senza licenza del Pretore. E il somigliante fu
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