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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   IO
   ANNALI
   il Consiglio, che di questo bisogno s'accorse, deliberò che quanto prima il detto Castello si dovesse da ogni parte fortificare, fabbricandovi un Cassaro, una Torre e le Muraglie merlate : il che in breve tempo fu fatto. Poi vi mandarono un Capitano con molti soldati, acciocché bene guardassero, e la Fortezza ed i contorni. Nè guari di tempo trascorse (i6 Febbraio) che i fuorusciti passarono al detto luogo, e nottetempo posero le scale alle mura per entrarvi. Ma il presidio della Torre se ne accorse , e gridando all' armi, impugnò spade e lance , incoccò strali sugli archi, e fece impeto subitaneo negli assalitori, parte de'quali fu sbaragliata, parte fugata precipitosamente; e Gurrisio di Tommaso Guaschetti, fuoruscito molestissimo , cadde n^orto nella zuffa per troppo ardimento, ed appio-catone per la gola il cadavere , venne appeso alla muraglia merlata, dove si stette finché il rostro degli uccelli rapaci e il dente struggitore del tempo n' ebbero fatto pieno strazio, riducendo nudo il carcame delle ossa, il quale a pezzi a pezzi da sè cadendo, restò lungo tempo insepolto in quella fòssa, dove il Guascbetti avrebbe pur voluto sotterrare il presidio tutto del luogo.
   Questi tentativi e questa mossa de' nemici diedero potente impulso di provvedere alle terre più. esposte del bolognese Contado; laonde il Senato vi mandò Capitani, soldati, e strumenti necessarii alla pubblica sicurezza: e i luoghi ai quali si provvide furono trentatrè. — Capitani supremi de' Bolognesi erano in questo tempo Roberto Conte da Casalolto e Gerardo Rongoni da Modena ; il primo per la campagna, il secondo per la Città. — Intanto gli Ambasciatori di Bologna Lancia Garisendi e Giovanni Terrafini scrissero al Consiglio nostro da Firenze , dov'erano iti ad un parlamento di Guelfi, ed avvisarono la patria di quanto colà s' era trattato e conchiuso pel bene reciproco, e spezialmente per agevolare comunicazioni di commercio, aprendo una specie di porto alla Molinella affine di condurre
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