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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IO
   ANNALI
   erigiamo in Monastero sotto la cura , il governo é la sollecitudine dell' Abbadessa e delle Monache dipendenti dalla regola del Beato Benedetto Confessore , con clausura perpetua secondo la consuetudine dell'ottavo Bonifazio, e colla debita obbedienza e riverenza alla Santa Chiesa Romana, al Sommo Pontefice, alla Chiesa di Bologna ed al Reverendo Vescovo Felsineo, non che a'suoi successori ed al suo Capitolo.... Noi fondiamo questa Chiesa e questo luogo, erigendolo in Monastero, salvando le ragioni episcopali, e quelle della Chiesa di san Mamolo, nella cui parrocchia esso Monastero si pone ; e con patto che le novelle Monache paghino tutti gli anni il giorno della festa a san Ma-molo una libbra di cera. Ordinando che il detto luogo con sue adiacenze, e colle persone che quivi abiteranno d'ora innanzi, goda la immunitą ecclesiastica, e quella degli Statuti e Privilegi Provinciali e Sinodali ; e che quivi possano erigersi altari, suonar campane, e celebrare i divini uffici si di notte che di giorno: e parimenti celebrar le messe, come negli altri luoghi e monasteri di Bologna č consueto farsi. „
   Leggeva quest'anno pubblicamente nello Studio Felsineo Guido da Foligno Dottor Decretale in cattedra straordinaria; Ranieri da.Forlģ spiegava il Digesto nuovo ; Pietro de' Cerniti il Volume ; Frate Uberto da Cesena i Decreti ordinarii ; Cecco da Ascoli insegnava Astrologia; Angelo da Arezzo Filosofģa; Mondino Medicina pratica; Mastro Francesco Dottore delle Arti leggeva i piccoli Libri della Filosofģa naturale de Coelo et Metheora; e Mastro Vitale Grammatico spiegava Tullio e commentava le Metamorfosi d'Ovidio.—Potente prova della famą celeberrima del nostro unico Archiginnasio !
   Intanto i nemici di Bologna s'eran raccolti su quel di Modena. Per cui mandarono i nostri loro genti all'Albareto, a Sorbara ed a Ponzaremi, dove arsero case, uccisero uomini, diedero pena ai delinquenti, passandoli tutti a fil di spada. Poi presero
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