BOLOGNESI
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di ferro il prigioniero di mano alle guardie. Il che inteso dal «Capitano Ricciardo Ugoni, passò questi subitamente con due Tribù della Città al Castello di Panico ; e i Conti fuggendo si salvarono verso il Vergato, e il Capitano fece al momento incendiare il loro Castello, spianandone le mura sino alle fondamenta.
Dovendosi venire alla nuova imbossolazione degli Anziani e dei Consoli (8 Gennaio), il Consiglio ordinò che si osservasse questa forma, cioè che gli Anziani e i Consoli dovessero eleggere quindici Sapienti per ciascuna Tribù della Città 9 i quali fossero della Compagnia del popolo di Bologna, ed anche eleggere un Sapiente per ciascuna Compagnia delle Arti, avvertendo che oltrepassi l'età dei trent'anni. I quali Anziani e Sapienti, insieme col Gonfaloniere, presente il Proconsolo della Compagnia de' Notari , ed il Bargello del popolo, facessero i detti nuovi bossoli o sacchi, per la futura elezione, la quale dovesse durare fino al principio del prossimo Settembre. E tutti quelli che venissero posti nelle borse de*nuovi Anziani, fossero almeno dell' età di trent' anni. E colui che venisse eletto non potrebbe giurare nè esercitar l'ufficio, se prima dal Capitano o dal suo Vicario non fosse dichiarato idoneo : della quale pubblicazione farebbe rogito uno de'Notai del Capitano del popolo di Bologna ; il qual Capitano essendo negligente nell' adempire a quest' obbligo , verrebbe subito multato colla pena di cinquecento lire, che il Sindaco del Comune dì Bologna gli riterrebbe. E gli Anziani, stabilito il numero de'Sapienti, ne eleggerebbero uno peT ciascuna delle tre Società godenti il primato nel mese che corre, i quali Sapienti eletti userebbero ogni lor diligenza , perchè venissero conservate le ordinazioni del Consiglio: ed essi Sapienti si trovassero cogli Anziani, nello stabilire le dette nuove borse, alla presenza di Giacomo Dosi e di Silverio da Bisano, Notari degli Anziani e dei Consoli ; e questi Notari facessero pubblica Ànnal.BoLT.IIL o
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