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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   «
   scrittura di tutto quello che occorreva : e ad essi soli e non ad altri si prestasse fede. Le può ve borse si fecero, gli Anziani e i Consoli vennero estratti a sorte ; ed appena entrati in ufficio mandarono un Capitano e quindici soldati a guardia del Castello di Conselice ; poi ordinarono che si mettesse termine a diverse opere pubbliche sul Reno, e che si rifacesse un ponte in un luogo chiamato la punta di Morando, perciocché ivi era distrutto.
   In questo scorrere di tempo Filippo Tidiccio Pistoiese , non potendo tener difesa la patria, con-segnolla a Castruccio Castracane: laonde i Fiorentini si posero in gravi sospetti per questo avvenimento, e ricorsero perciò ai Bolognesi ed agli altri confederati, i quali unironsi in lega, e mandarono loro un esercito complessivo di tremila cavalli e ventimila pedoni sotto la condotta di Raimondo Cardona Spagnuolo. Il quale esercito con peggior fortuna che mai, combattendo due volte presso san Miniato contra il predetto Castruccio, fu rotto e sconfitto miseramente: 1' una presso l'acque Sestimane, l'altra a Fucecchio; e Raimondo col figliuol suo vi rimasero prigioni, mentre un Odofredi, Ca-
   Sitano delle genti Felsinee colla maggior parte e' suoi cavalli e de' suoi fanti, vi restò morto. A tale notizia della vittoria di Castruccio, Azzo Visconti , non tutto sanato di due ferite ricevute già in battaglia contro de' Fiorentini, uscì di Lucca dove stava a ricetto e dove attendeva a curarsi, e si congiunse con Castruccio : e recatisi ambidue sotto le mura di Firenze, per molti giorni fecervi feste colla stessa pompa onde solevasi da vincitori, sonando trombe ea accendendo fuochi qua e colà sulle alture dintorno alla Città del Battista. Poi invitarono più volte i cittadini ad aperta battaglia ; ma imperciocché quei di Fiorenza non l'accettarono, nò i Lucchesi eran da tanto di poterne fare la presa, questi si partirono contenti delle due vittorie e delle beffe date qgli sconfìtti nemici.
   Ed essendo minaccia di molte sciagure, non solo
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