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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Senato si rivolse a riparare il fiume Reno, il quale avea rotto nella dirittura di Argile in luogo detto il Gorgo, riempiendo d'acqua molte possessioni e danneggiando assai migliaia di corbe di biade; ciò che pur fece in altro luogo detto Bisano.
   Era grande contesa frai Canonici di san Pietro e fra Nanne di Pietro d'Argelata e tutti della stessa casa per cagione dello Spedale di san Pietro ; perciocché il detto Nanne contra ogni ragione l'aveva occupato. Ed essendo stato più. volte ricerco dal Senato di restituirlo, né avendo mai voluto alle altrui esortazioni piegarsi, i Canonici decisero mandare al Legato in Lombardia un Ambasciatore che riferisse la cosa ; il quale Ambasciatore fu Milano Valentini Piemontese, scolaro in Canonica, e studente nella nostra Università. Ma giunto il Valentini ad Anzola, fu assalito da parecchi malefìci stretti di compagnia con Nanne predetto , i quali ferironlo aspramente per la persona, e trascinaronlo oltre il Reno verso Bologna, ivi lasciandolo e dicendogli con aspre voci : = Or prenditi lo Spedale e vanne al Legato come meglio ti talenta = Essi partirono , ed egli morì. — E cosa simile avvenne di Gerardo detto il Rosso, il quale, andato a Modena per conoscere i movimenti di quella Città, ivi fu preso per ordine di Passarino da Mantova ed appiccato per la gola ignominiosamente. Lasciò esso quattro figlioli ni, cui il Senato crebbe ed educò a proprie spese.—Insomma le insubordinazioni e le prepotenze de'privati, del popolo, e talora de'nobili contro le persone distinte, facevan conoscere pur troppo che una grande crisi appressavasi, che forti mutamenti pendevano imminentissiini.
   Aveva intanto Passarino Bonaccolsi Mantovano, con l'autorità di Lodovico il Bavaro Imperatore , ottenuta la prima tirannide di Mantova, di Parma, di Reggio e di Modena, e presa in moglie la sorella di Rinaldo, di Obizzo e di Nicolò da Este, signori di Ferrara, e con esso loro si era collegato Cane della Scala, mirando alla Città di Bologna
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