BOLOGNÉSI
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£ Galvano da Bologna fa nel secolo decimoquarto frai più solenni decretai isti. Studiò 'e prese laurea nell' Archiginnasio Padovano, dove poi del i365 era pubblico Professore. — A quei tempi dominava in Padova Francesco Carrara, che avendo amicizia con Lodovico I. Re d' Ungheria, cedetegli Galvano Bolognese per leggere il gius Pontificio nell'Ateneo di Pecz, con tanto soddisfacimento degli scolari e del Vescovo, che questi lo volle a consigliere e gli levò al Sacro Fonte un figliuolo, andando lieto di tale parentela di comparatico (1371).— E dopo tre anni, restituita la Sede Pontificia da Avignone in Roma per fatto di Gregorio XI., questo Pontefice volle che Galvano passasse lettore in sua patria , dove il Papa lo fece aggregare fra quelli del Collegio Canonico e del Civile, quantunque non avesse ottenuta la laurea nella dotta Bologna: e quivi pure insegnava il gius Pontificio, con istipendio maggiore dell'ordinario.— Morto poi in Roma il Pontefice , protettor di Galvano, ed in Bologna ad un tempo (1378) il Vescovo Bona valle, che pure lo sosteneva, il gran maestro fu costretto lasciar la patria, perchè ritornata questa a reggimento di popolo, vedeva di mal occhio un devoto della Santa Sede starsi onorato in Bologna. Partì adunque Galvano, e recossi di nuovo alla Città della Brenta, dove stette all'incirca fino al j383; nel quale anno, o nel seguente, ritornava in Bologna, ed esponeva i Decretali, avendo ad antagonista nel pubblico Studio un certo Dino da Pistoia. Dopo del i3i6 non è più notizia di Galvano , che si ritiene morisse in patria in sul volgere circa di questo tempo. Lasciò molte opere manoscritte, di argomento Canonico, le quali si leggono fra i moltissimi codici della Biblioteca Vaticana.
Anche Gerardo da Bologna fu uom cospicuo nelle scienze , e specialmente nella Teologia, che insegnò ai Frati Carmelitani, di cui era Prior Generale. Erasi laureato in Parigi, dove diede lezione,
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