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ANNALI
Ed oh qual grande ci ai presenta , per tesserne elogio! Egli è Giovanni I. Legnarti, del quale abbiamo detto assai cose fino al i383, perchè fu Vicario della Città, e protettore di Bologna; e di cui non diremo qui molto, sì per non ripetere ciò che narrammo negli Annali, sì perchè l'intera sua vita troppo più lunga riuscirebbe che non sono i semplici ritratti da noi impresi a disegnare non a dipingere.—Conte degli Oldrendo da Lignano fu padre al nostro Giovanni: e dal luogo ove trasse origine la famiglia, ne derivò mutamento al cognome ; sicché non più degli Oldrendo, ma dei Legnani si nomò. Il nostro iusigne fu scolaro di Paolo Liaziari in fatto di Legge: delle altre scienae non è noto di chi. Del i358 era in grande stima nella professione legale, e faceva ufficio d'Avvocato con molta onoranza. Dopo sei anfni leggeva i Decretali, stipendiato , e con tanta fama e soddisfazione leggeva , che lo stipendio comune gli venne aumentato di cento fiorini annuali. Ebbe in moglie una nipote di Giovanni d'Andrea, e teneva suo studio poco lungi dal luogo dov'è il palazzo già dei Legnani, or de'signori Piaaardi. — Morto il Pontefice Urbano V,, gli si celebrarono solenni esequie in Bologna nel 1371; e Giovanni Legnani fece 1' Orazione di lode al prefato defunto. Salì al trono pontificale Gregorio XI., che fondò un Collegio in Bologna , acquistato un palazzo dai Pepoli; e il nostro Giovanni dettò l'istrumento di esso acquisto.—Insorte poi ribellioni in Bologna, contro del Legato Novelli o Novelletti, fu scomunicata la Città nostra; ed ecco il Legnani in Avignone, a difendere la Città, a calmar lo sdegno del Pontefice, ad ottenere che le milizie delia Chiesa si ritirassero dal nostro Contado, dove scorrevano ostilmente. Si venne quindi Vpienissima pace, e l'ottenne il Legnasi , che andò Procuratore della patria al Pontefice Gregorio, il quale dal Seggio d'Avignone erasi ritornato a quello di Roma. Ed ecco stabilita la pace; ecco del 1378 Giovanni Legnani costituito Vicario
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