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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   299
   Rustigani, che del i33o fece testamento, e venuto a morte fu seppellito in san Domenico in un'Arca della loro famiglia.
   Anche Giovanni S ampie ri fu valente Leggista Bolognese , il quale si laureò nel i386, ed insegnò nello Studio nostro dell* 88, essendo uno del Collegio dei Giudici. Dove morisse e quando, nessuno lo dice: solo tutti convengono nella sentenza ch'egli non fosse indegno dell'Archiginnasio e della fama Felsinea.
   Or ecco Giovanni Sangiorgi, aggregato nel i3ao al Collegio Canonico, lettore nello Studio fino al 1347, nel quale anno, per isfuggire la pestilenza,
   gassò a Padova, dove nel i355 gli morì la moglie ettina, eh' era figliuola di Giovanni d'Andrea. Dopo il qual tempo ritornato alla patria, fu degli Anziani nel 1378; e poco dopo passò a vita migliore.
   Diremo adesso di Ugolino degli Scappi, che fu Dottor Collegiato e Lettor pubblico di Legge, e il
   auale dettò Capitoli pegli scolari verso il 1370, opo di aver letto alcuni anni nelle scuole con molta riputazione. Alla fine oltre il 1378 uscì di cattedra e di vita' con dolore degli scolari e del popolo, cui era molto accetto per verace equità.
   Religioso Agostiniano fu Simone da Bologna, che fiorì tra il i320 ed il i333, e fu Dottore di Sacra Teologia. Egli scrisse un libro in dieci Trattati, e lo intitolò De Novo Mundo, col quale fece manifesto l'immenso ingegno che Dio gli concedette, e la molta suppellettile di teologiche dottrine acquistate coli' intelletto e colla volontà non comune.
   Ritorniamo ad un Medico. Fu questi Graziadio Valvasori, che prese laurea nel i338, e venne tosto aggregato al Collegio della facoltà. Fu egli assai benemerito delle cose sacre, e Spese molto per istituire Confraternite ad onore del SS. Sagramento. Insegnò dalla Cattedra l'Arte sua, ed insegnò colle opere ad essere vero cattolico. Quando uscisse di vita non è ben cognito: certo è però che poco dopo
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