BOLOGNESI 661
In molto credito come teorico e pratico, e come uomo di governo, fino al 1847,
®1 tempo venne forse rapito dalla tremenda pestilenza, che dir si potrebbe italiana, tanto l'Italia percosse e ridusse a squallore. Al quale Zancari aggiungeremo Francesco Zanelli, filosofo , medico e scrittore eccellente, che veniva laureato precisamente nell'anno della tremenda pestilenza, e che fu di Collegio e Lettore applauditissimo nello Studio nostro. Forse il Zanelli visse poco dopo 1' epoca suddetta, perchè non bavvi scrittore che più ci narri sua vita.
Abbastanza abbiamo detto degli scienziati del secolo, verremo ora a far parola degli uomini di lettere.—E porremo a capo di tutti Paganino Bono-fede j il quale fu poeta volgare, e scienziato elettissimo. Egli applicò la letteratura all' arte, anzi alla Scienza Georgica, e dettò un poema famoso, che intitolò Tesoro dei Rustici, il quale durerà, finché le scienze e le lettere dureranno fra gli uomini. Questo poeta era nel meglio della vita sul i36o, nel quale anno compose il poema suo, il quale se dei versi è scempiato , non lo è però negli utili insegnamenti e nelle regole che porge sulla cultura de'campi. —Il Quadrio, il Mazzucchelli, il Tiraboschi , e parecchi altri scrittori parlano di lui con molta stima ; e dicono tutti ( e lo ripete il Fantuzzi) che l'opera inedita di Paganino (la quale si conservava presso il Canonico Amadei ) è andata perduta. Ma noi abbiamo l'orgoglio di poter manifestare a tutto il mondo letterario e scientifico, che un tal manoscritto venne a mano, dieci anni sono, del nostro bibliofilo Angelo Maria Ma-setti Romani, il quale lo cedette al chiarissimo Ottavio Mazzoni Toselli, che lo fece pubblico per benefizio universale. E noi (lo ripetiamo) noi abbiamo l'orgoglio di rendere le dovute grazie all' uno ed all' altro di siffatti benemeriti.
Armoni Armano od Armanino ebbe studiata la Legge, e fu tra quelli che dicevansi Giudici, che accompagnavano i Podestà ne' diversi governi, e
v^