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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   consigliavano, e difendevano cause, quantunque non laureati. Fu Armanino contemporaneo di Dante, e scrisse un libro che intitolò Fiorità, il quale è una raccolta di Storie o Fatti ricavati dagli antichi scrittori Greci e Latini , diviso in XXXIII. libri, e compito Tanno i3a5; il qual libro dedicò a quel Bosone de' Raffaelli da Gubbio, che ospitò onoratamente l'esule Alighieri, mentre questi scriveva la sua Divina Commedia, avendo ad amico il nostro dotto Armanino. Nella Medicea di Firenze si conservano due testi a penna dell'opera volgare d'Armano Bolognese, ed un terzo, piò bello e pregiato, conservasi in Gubbio nell'Archivio della famiglia Armani, colà stabilita: ma niuno di questi tre Codici è originale d' Armanino, essendo copie della fine del secolo di Dante; anzi la terza nominata è del 141 a.
   Un altro letterato, e buon poeta, fu Graziolo Bambaglioli, che del i3ii venne creato Notaio, e che verso il i33o era Cancelliere del Comune di Bologna. Del trentaquattro, dopo la cacciata del Legato Bertrando da Bologna, fu bandito il nostro Graziolo , perchè teneva per la Chiesa, e fu tra quelli, che diedero sigurtà di starsi ai confini. Forse mori esule verso il i343, nel quale anno certamente non era più vivo, essendosi allora cercato un Curatore a Giovanni figliuol suo, ancor minorenne. Graziolo fu dotto ed erudito nelle Lettere sacre e profane, ed elegante scrittore latino e volgare, ed uno dei più colti poeti de'giorni suoi; del quale parlò con lode il Perticari nel suo Trattato de' Trecentisti, oltre gli scrittori tutti delle cose bolognesi. Scrisse Graziolo in poesia volgare un Trattato delle Virtù Morali, diviso in cento Rubriche, contenente varie sentenze tratte dalla Filosofia e dalla Teologia, ad imitazione dei Documenti d' Amore di Francesco Barberini. Quest' opera fu ornata dall' Autore con eruditi commentari in Lingua Latina, e venne dedicata a Bernardo del Balzo Conte di Monte Sca-gioso, cognato di Roberto Re di Napoli, e il quale