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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   B OLOGNESI
   63
   a* figliuoli, i quali ne fecero mercato a Giovanni Visconti Signore di Milano. Ecco Bologna sobbarcata alla più. trista condizione che mai; eccola non più. soggetta a un suo figlio, ma invece ad nn forestiere : ecco succedersi a dominarla Giovanni, Matteo e l'Oleggio, tutti di stirpe Viscontea, cui stette serva dieci anni, finché ne venne redentore l'insigne Albornozio, che sotto il pallio de' Pontefici, la ricondusse di bel nuovo a reggenza di Comune.— Ma il funesto seme delle parti ripullulava: il mal esempio degli altri popoli si manteneva in vigore c la Lombardia e 1' antico Esarcato avevanò dappertutto i loro principi concittadini: Bologna ne sen-r ti va l'influenza : Scacchesi e Mal traversi levavan la cervice orgogliosa : la repubblica vacillava : i più ricchi e più astuti ad un tempo, ri4evano della sua agonia : un gran mutamento era presso, una catena di varie catastrofi ornai gittata veniva sulla patria de' Zambeccari e de' Bentivoglio.....! Ho nominati codesti potenti ambiziosi ; ho nominati Godesti , la cui gloria passò come lampo ! „ — In sul finire del terzo volume di questi Annali abbiamo veduta la preponderanza momentanea di Carlo Zambeccari, di colui che volgeva a suo senno le volontà del Pretore, degli Anziani, del Consiglio : ora vedremo altrettanto di Giovanni I. Bentivoglio, d'un altro potente, la cui gloria si mostrò appena, e disparve. Con questa differenza pexò che il primo fu spento dal morbo micidiale della peste, ed il secondo da una lega d'ambiziosissimi Italiani.
   Tanto abbiam voluto premettere, come a riepilogo di ciò che narrammo nei tre primi volumi : ora diam le mosse pel quarto , nella fiducia che torni accetto ai leggitori, non già per la pochezza di chi narra, ma per l'importanza de' fatti, che l'uno all'altro si seguiranno a dovizia.
   Da qualche tempo l'ufficio del Pretore non era ornai che un nome vano, poiché l'informe repubblica volgevasi a talento di pochi uomini destri, ed aveva organizzazione aristocratica anzi ohe no.
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