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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   i5
   • de'quali si alienavano da lui, vuoi per debolezza, vuoi per invidia. E sopra tutti gli si mostrò avverso un tal Bente, della propria famiglia sua , il quale segretamente prese a dirne: ogni male , tanto querelandosi del governo di lui, quanto affliggendosi della sua sorte propizia.
   Intanto divulgatosi che il Bentivoglio era Signor di Bologna, molti principi d'Italia mandarono a congratularsene : nel qnal tempo il Manfredi di Faenza, ridotto in angustie per la strettezza dell' assedio che a nome dei Bolognesi vi aveva posto Alberico da Barbiano, ottenne per mezzo de' suoi ambasciatori la pace da Giovanni, restituendo Sola-ròlo, che già si era usurpato. Alle cui proposte il Bentivoglio scosse le oreochie, e comandò anzi che la Città di Faenza si strignesse di più rigoroso assedio. Della qual cosa sgomentato il Manfredi, pose di mezzo quanti signori d'Italia sapeva essere amici di Giovanni , i quali condussero amendue le parti a comporsi in pace. Onde il prefato Giovunni Signore di Bologna, per sè po' suoi figliuoli, ed eredi e successori , e per la Città di Bologna , pel Comune , per le terre, e castella, e ville, e per i sudditi e fedeli suoi, da una parte; ed Antonio da Medìgliana procuratore e sindaco di Astorre Manfredi, per l'altra, fecero pace insieme con questi patti : „ Che il detto Astorre Manfredi ad ogni requisizione del Signore di Bologna, dovesse consegnare e restituire a Giovanni 'Bentivoglio o ad un suo nunzio o commissario il Castello e la rócca o fortezza di Solarolo con tutto il territorio che ne dipende, nonché le possessioni, le ville e le case in esso poste, colle munizioni che si trovino in detto Castello e in essa ròeca, a petizione del Comune di Bologna: che il detto Manfredi pagar debba e restituire al Comune di Bologna ed a Giovanni Bentivoglio ducati quattromila d'oro, avuti a puro prestito nel 1399 del mese di Marzo; i quali verrebbe restituendo in quattro anni il dì di san Pietro', incominciando coli'anno 1402 ; che le convenzioni