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alcuni de* nemici dovevano uccider lui , mentre il Balduini spegnerebbe i suoi figliuoli Anton Ga>* leazzo ed Èrcole. Il Gozzadini , il Balduini ed i fratelli di Baldo furon presi; Baldo fuggi, gli altri o si nascosero od esularono. QueglinO che caddero prigioni confessarono il proprio fallo alla presenza del Consiglio e di dieci uomini cospicui di ciascuna compagnia ; e vennero diversamente setenziati. Antonio da santa Lucia fu tratto al patibolo, il Gozzadini , e il Balduini vennero dannati all' esiglio, l'uno al santo Sepolcro, l'altro a san Giacomo di Galizia. Ad altre confine vennero mandati parecchi di loro : e perchè Guglielmo Catinelli non volle ubbidire, fu preso e decapitato.
Intanto l'Imper&tor Roberto, salito al trono dopo la morte di Federigo, era giunto sul Bresciano ; e Pandolfo Malatesti che voleva a lui trasferirsi. do* mandò al noslro Bentivoglio il salvo condotto pel passaggio, e diede ostaggi per sicurezza di Giovanni , e fii incontrato fuor di porta Maggiore dal BeiP* rivoglio e da ottocento cavalieri : ma perchè non volle passare per la Città, scorse attorno alle mitra con tutta la comitiva, e giunto alla Scala fuor di porta san Felice , fece avvisato Giovanni corbe il Duca di Milano ponesse in ordine un esercito per muovere ai danni di lui. Del quale avviso gli rese grazie il Bentivoglio, che ritornossi alla Città tutto pensoso e temente, e non ben deciso di ciò che fare dovesse. E perchè frattanto aveva egli de' nemici ancora in Città, pensò almeno a diminuirne il numero, per non avere la guerra e in casa e fuori. Al qual fine pose in libertà alcuni suoi avversari, fra i quali il famoso Nanne Gozzadini. Ma costui, anzi che starsi in Bologna passò a Cento, poscia a Venezia, e finalmente a Milano, dove istigò il Duca Visconti a cooperare alla liberazione di Bologna dalla signoria rie] Bentivoglio , e restituirla allo stato di libertà. Del qual consiglio Scipione Ammirato istorico Fiorentino rimproverò a buon diritto il semplice Nanne, perchè si dava a credere
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