B OLOGNESI 63
Signori di Rimini, Galeazzo Gonzaga Signora di MantovaAlberto Pio Signore di Carpi, il Conte d' Urbino, il Signore di Spoleto, quello della Mirandola , quello di Ravenna , l'altro di Fabriano, e quello di Sassuolo; nonché Faoino Cane, Otjko-buono Terzi, il Conte Alberigo da Cunio, Bertolino Cremonese , Paolo Savelli Romano, Nanne e Bonifazio Gozzadini , Francesco Galluzzi , Bente Bentivoglio , Giacomo Isolani, Guido e Galeazzo Pepoli, e Nicolò Negrosanti, tutti valorosi capitani , ai quali si aggiungevano quattrocento Bolognesi fuorusciti.
A ai numeroso e potente esercito non ardiva Giovanni di opporsi , perchè di forze a lunga mano inferiore. Ed intanto s'adoperò coi Fiorentini, ooi 8ignori di Padova e con altri amici ; e radunò un sufficiente esercito, nel quale erano molti famosi capitani, e tra gli altri il sopraddetto Bernardone da Guascogna, principale nell'impresa, con Masino Crivelli, Sforza da Cotignola, il Tartaglia, e Francesco e Giacomo da Carrara Signori di Padova.-— Così l'esercito di lega usci col Bentivoglio dalla Città, e tentò diverse scaramuccia contra l'esercito ducale ; ma sempre con lieve profitto, e con eguale o poco dissimile fortuna. — GÌ' inimici frattanto girarono a Casaleccbio di Reno ( nella cui valle disponevasi a battaglia già da qualche giorno il Guascogna ) e misero in punto i guastatori per distruggere intanto il canale che mena l'acqua in Bologna per benefizio pubblico, e degl' idraulici opifici.
Era tra 1' uno e l'altro esercito il fiume Reno, ohe- da ogni parte ha le sponde piuttosto ardue , e ohe nel mezzo è .aecavalciato da un ponte di ottimi mattoni. Dalla parte occidentale, dove trova-vansi gì' inimici, sovrastava la strada , che lunghesso le falde dei còlli, guida al Sasso di Glossina: alla sinistra era un'altra via con alcuni còlli, ohe piega verso settentrione, ov'è una larga e spaziosa campagna, che da mezzo giorno yej>so del
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