B OLOGNESI
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   tempo infermò a morte il Malaspini luogotenente Visconteo, che in breve passò dal tempo all' eternità. Fu onorata in Bologna la sua sepoltura da tutte le Compagnie spirituali e temporali, e furono trascinate per terra ventiquattro insegne per indizio di lutto, e si portò avanti alla processione funeraria un Gonfalone coli' armi sue ; e si con-» dussero alcuni cavalli, cogli stemmi di lui nelle bardature. Stette il corpo di Lionardo sopra eminente letto mortuario, esposto nel cortile del palazzo pubblico (a3 Febbraio), dal mattino a due ore prima di sera, e recitatagli da un amico un'Orazione, venne in san Domenico seppellito.—Al Malaspini successe Facino Cane, con titolo di luogotenente o governatore, il quale fu uomo brutale * che accelerò la caduta de' Visconti fra noi , come altra volta per brutalità e barbarie la determinò il tiranno Oleggio.
   Intanto l'Alidosi ed Imola si danno alla Chiesa, dalla quale sperano difensione contro di Facino: e ciò stesso avviene di Medicina ad oriente, e di Man-zolino ad occidente, nel Contado. Il perchè Facino Cane se ne rode di rabbia, e raddoppia le ingiustizie, le vessazioni , le crudeltà. Fa chiudere Bologna per quindici giorni , fa saccheggiare le case, devastare i campi all'intorno, profanar le Chiese* appendere per la gola i prigioni di guerra. Il pò» polo ne freme, i principali della Città ne piango-* no; e sono mandati segretamente due ambasciatori a Milano ( alle spese di dieci o dodici de' principali cittadini ) i quali ambasciatori muovono lagnanze al Duca per le crudeltà^ ed ingiustizie di Facino : ma indarno. Il Duca ne avvisa 1' accusa* to ; e costui pone in ceppi Guido Pepoli, Bente Bentivoglio e Lambertino Canetoli, promotori principali della cosa, e impone loro grave taglia se vo-glion salva la vita.
   Or mentre che costui non attende da folle cfye agli andamenti della Città, per punire ed irti porre tasse e taglie, ed impinguare sè stesso , nulla
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