54
ANNALI
di 9an Donato, e ne vennero uccisi i capitani, che gittati giù dalia torre ivi sovrastante , nella fòssa perirono infranti trai palancati e le sponde. E per tutta la notte, e pel seguente giorno le campane di Bologna sonarono a stormo, correndo il popolo da tutte parti alla piazza per deporre Facino Cane e le sue genti: ma giunto alla piazza la trovarono presa e fortificata da costui, che ne aveva attera rate tutte le botteghe all'intorno, per meglio munirla di presidio, e non aver quegl'inciampi e quei nascondigli. Quivi si cominciò una zuffii crudele, che durò quattro ore, stando da una parte il Cane colle sue genti , e dall' altra il popolo capitanato da Gerardo Negrosanti. Finalmente Facino, più non potendo sostener l'impeto della moltitudine, fuggì alla cittadella , lasciando molti dei suoi , feriti e morti.
In tale avvenimento si divise il popolo in due grosse turbe: 1' una inseguì Facino Cane, l'altra si stette alla piazza, e gridava: Viva Guido Pepoli Signore di Bologna. Il quale non diede ascolto a siffatte voci, e si cacciò fra quelli che perseguita* vano Facino; piegando anzi il popolo a gridare nel frattanto : viva la Chiesa. Facino dalla cittadella, dove i Maltraversi lo sostenevano, scaricò molti colpi di bombarda sopra del popolo, e molte genti malmenò ed uccise. E dicesi che. in quel conflitto perissero dugento uomini d' ogni partito.
Trovavasi il Legato , quando accadde sì gran trambusto, a san Giovanni in Persioeto , dove ricevette l'avviso di tutto l'avvenuto, e l'invito di muover tosto alla possessione della Città in nome della Chiesa; perchè il popolo più non voleva pa* ti^e la servitù dei Milanesi. Di che fatto certo il Legalo t venne tosto verso Bologna. Laonde al popolo, che l'attendeva alla porta del Pradello, in-r trodusBe le -gènti della Chiesa. Al qual avvenimento conobbe Facino Cane non essere più Bolo-* gnu clima e setolo per lui; e, fatta consegna della cittadella ai Riihinese Malatesti, nascostamente dal
* Digitized oy GoOglC