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ANNALI
e tutta ]a nobiltà a cavallo, seguita dalle Compagnie delle Arti. Ed il Legato frattanto era venuto alla stessa Porta, dove gli Anziani gli presentarono le chiavi di Bologna, come a reggitore in nome della Chiesa Romana. E raccolto sotto un baldacchino di seta rossa, ornato di vari, e portato da nobili giovani, si fermò al cancello della porta , e gli furon dati a palafrenieri due altri nobili. Gli stavan dinanzi il Malatesta giovine ed il Signore di Pesaro, e di dietro venivangli, l'Arcivescovo di Ravenna, il Vescovo di Verona, il Maestro de'Crociati , e gli altri ecclesiastici insigniti della Città. Quivi Giuseppe di Giovanni Gilioli fece breve discorso , ma ornatissimo , a nome degli Anziani ; finito il quale il Legato si avviò verso la Chiesa di san Pietro, circondato da ventisei paggi pomposamente vestiti. Così passò alla piazza ; ed entrato in palazzo, fu dalla nobiltà salutato; e la sera con fuochi, e con suoni di trombe e di campane fu fatta grande festa.
Poi la seguente mattina si fece pubblica e solenne processione con tutto il clero , e colle compagnie spirituali e temporali da san Pietro alla Chiesa di san Petronio , dove alla presenza del Cardinale fu cantata solenne messa dello Spirito Santo. E nel medesimo giorno (12 Novembre) furono eletti sei ambasciatori che andassero a Roma al Papa, a rendergli ossequio in nome della Città, fatta salva dai Visconti e dai minaccianti Gozzadini. Poi subito , rammentando il Legato come Villa Fontana , Medicina e Ganzanigo 1' avevano aiutato per riuscire alla possessione di Bologna, concedette loro in contraccambio diverse grazie e molte gradite immunità.
Aveva il Cossa condotto a Bologna sotto il suo soldo Giovanni di Vanello da Montefalco, capitano di dugento fanti a piedi , il quale tenne in custodia la cittadella costruita dal Visconti, dove il Cardinal Legato prese alloggio tranquillamente, perchè reputava il Vanello devoto alla Santa Sede. Ma costui veniva frattanto a contratti con Nanne