B OLOGNESI
   65
   chiamato in colpa di maoohinazione con tutta la famiglia, egli che sosteneva non aver mai aspirato che a mantenersi in possessione di Cento, della Pieve e di Massumatico , arse di sdegno , e disse che ben si conveniva la morte a Gabbione, il quale posponendo il buon nome al desiderio della vita, ebbe ardire di contaminare la fama della famiglia con bugia tanto ignominiosa. Ed inteso che a lui veniva condotto, non volle ammetterlo al suo cospetto, o per riputamelo indegno, o per non intenerirsi.
   Cosi Gabbione piegar dovette la testa sotto la mannaia del carnefice. D' una tal morte si fu commosso il popolo altamente, per la nobiltà , la gioventù e la bellezza di lui. La nobiltà lo rendeva compassionato presso i gentiluomini, la gioventù presso i giovani, la bellezza presso di tutti. Laonde molti rimproveravano il padre di lui, al quale nuli' altro rimarrebbe tranne i titoli d' inesorabile e d' avaro. *
   Ed il Legato si preparava a riscuotere colla forza delle armi ciò che per mezzo de'comandamenti non aveva conseguito : sicché il Gozzadini, fatto segno del pubblico biasimo, si vide infra due; o di chieder pace supplicando, o di cimentarsi colla spada. Ma i Veneziani ed i Fiorentini, che vedevano suscitarsi pericoloso un incendio, e che trovavansi in riputazione di soccorrere alcuna delle parti nel dubbio conflitto, reputaron più profittevole per lo meglio di tutti, di procurare un accordo. Onde Bar-tolommeo Nanni oratore della Repubblica Veneziana , Nicolò Marchese da Este , Bartolommeo Popoleschi, e Lodovico Buondelmonti, ambasciatori dei Fiorentini, scelti a compromissarii, dichiararon che il Gozzadini restituisse le terre al Legato, pagando a Nanne 10,000 ducati per le sue pretensioni, lire 1,600 piccole per le munizioni eh' erano in quelle terre , e 6,000 fiorini per varie spese fatte ; i quali denari si pagassero a questo modo : 2,000 ducati appena che giunto fosse al luogo assegnatogli Annal. Boi. T. IV. 9
   —-
   GoOglC