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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   allegrezza universale de'popoli, ma più speziai-* mente de' Bolognesi , che lo ebbero pastore spirituale , e che pochi mesi addietro 1' aveano avuto fra loro, mentr'era Arcivescovo di Ravenna.
   ANNO DI CRISTO 1408.
   Il Legato Cossa aveva fatto celebrale in Bologna, nella Basilica Petroniana , le esequie a Bonifazio IX., e correre una giostra (dov'ebbe premio Galeazzo Pepoli) per l'assunzione d'Innocenzo VII.; quando Carlo Cavalcanti Fiorentino venne Pretore e Capitano del popolo di Bologna: e quando Alberico da Barbiano , che si teneva creditore di una somma del Legato per servigi lungamente prestati alla Santa Sede, e spezialmente alla Città di Bologna , fece rappresaglia di una buona condotta di grano, che ne veniva per la Romagna ad istanza del Legato, per provvedere alla gran carestia che affliggeva i Bolognesi ( valendo la corba del grano allora lire cinque): il perchè Baldassarre mandò al Barbiano l'oratore Nicola Roberti, per chiedere la restituzione del grano: ma il nunzio fu rimandato senza risposta. Allora il Legato andò in persona ; ed abboccatosi col Barbiano a Castel san Pietro , questi addimandò al Legato diecimila ducati, e la possessione delle Castella che teneva, cioè Lugo , Barbiano, Riolo, Dozza, Tossignano, Castel Bolognese, la Pieve, Zagonara, Mancicolo, Cotignola, Granatolo, Monte Caduni, Fagnano e Liano. Alle quali dimande ingorde non rispose il Cardinale; e dal colloquio si partì. Poi, per aver pure frumento , fece pace coi Fiorentini, cui cedette Piancal-dolo, ed ebbe gran quantità di grano pe' bisogni della Città nostra. Ed avuto il grano radunò il Consiglio generale, con tutti gli Anziani, i Massari e gli altri Magistrati della Città, e narrò esso