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B OLOGNESI
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Legato l'avarizia e l'ingiusta violenza di Alberigo: laonde il Consiglio ad una voce gridò guerra al Barbiano, e molti de'più ricchi si profersero pronti a pagare un numero di soldati del proprio, a guerra finita. Ciò che saputosi dal Marchese di Ferrara, da Carlo Malatesti e da Uguccione de' Contrari, si frapposero essi per comporre la pace tra Baldassarre ed Alberigo: e tanto fecero, tanto dissero, che alla fine vennero stipulati capitoli di pace, e ciascuno se ne tornò alle proprie stanze. Ma il Conte non adempiva le sue promesse ; per cui scomunicato venne, privandolo d'ogni onore di cavalleria, e del benefizio di poter testare , perchè spergiuro che aveva rotto fede alla Chiesa. E parimenti scomunicò chiunque gli prestasse aiuto o favore. La quale Bolla di scomunica fu affissata alla piazza, ed alle due prime Chiese di Bologna. Poi il Legato chiamò a sè Carlo ' 1 ' itano generale delle genti
danni del Barbiano. 11 quale Malatesti gli levò Lia-no , Monte Caduni, Granarolo , Fagnano , la Pieve di sant'Andrea, Mancicolo e la Rócca di Sassuolo: di che il Lfegato fece festa. Allora il Conte Alberigo trattò un accordo col Cossa , e per seco pacificarsi gli restituì Castel Bolognese e Dozza : e poco appresso la Chiesa ebbe altre terre e Castella : e così per allora si sospesero le ostilità.
E perchè la cittadella già fabbricata dal Duca di Milano era stata spianata, e vi erano rimasti dei bassi ruderi , e monti di calcinacci , ordinò il Legato che le Arti sgombrassero quelle materie , facendo regalo alle medesime di quanto ne traessero (7 Ottobre). E in questo tempo, o poco più tardi, un tale Scipione degli Eretimi , soldato , avendo perduto al giuoco in una taverna nella Via de'Pi-
fnattari, lungo il fianco ad occidente della Basilica 'etroniana ; uscì dal bagordo con tanta rabbia brutale , che tratto uno stócco dalla vagina, sfregiò un' immagine della santa Vergine e del bambino Gesù (lavoro di pittura che trovavasi fuori della
di Chiesa
Bologna, e lo spedì ai
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