ANNALI
Udite queste cose gli uomini disubbidienti, scrissero il fatto al Vescovo Calandrino, che trovavasi a Roma ; e non avendone subitamente risposta, offersero i loro castelli al Duca Borso di Ferrara, che accettar non li volle: solo vi mandò presidio di soldati in nome del Vescovo; per la qual cosa molte famiglie di -colà passarono ad abitazione in Bologna, altre a Ferrara ed altre in diversi luoghi: onde i capi di que'luoghi affidarono arbitro della cosa il Duca di Milano, che, prese ad esame le ragioni della parte ribelle e del Senato nostro, sentenziò a favore di questo : la qual sentenza però non venne approvata nè dal Vescovo, nè dai principali delle due castella tumultuanti. E perohò poco tempo dopo morì il Duca Sforza di Milano senza aver ben composte le querele degli offensori e degli offesi ; così il negozio si rimase più ohe mai impacciato.
E a mezzo l'anno (io Giugno), dopo ritornato a Bologna il Legato cogli ambasciatori, venuti insieme da Roma ; accadde in Bologna nuovo commovimento , perchè avendo i tre fratelli da Dozza, Matteo, Agostino , e Floriano, macellai, ucciso . Francesco Ribaldi loro nemico , nella strada Ma-scarella , accorse al romore per ispartirli il Conte Andrea Bentivoglio Gonfaloniere del popolo, e fu da Floriano ferito in sulla faccia. 11 che inteso dal Senato, mandò il Bargello co'famigli alla casa dei Pozza; ma tutti se n'erano fuggiti: laonde i birri, sacohieggiatane l'abitazione, ed arsala e spianata sino dalle fondamenta, sbandirono per sempre dalla patria quegl' insolenti beccai, affinchè inoltre tutto il popolo imparasse a rispettare i magistrati concittadini.
Or ritornando a Lodovico Malvezzi, di cui parlammo nello scorso anno, sappiasi che in questo attese a ricuperare le terre della Maroa, occupate già dal Malatesti, avversario della Chiesa. Il qual Malatesti , vedendosi impedito nei suoi disegni dall' accorto Malvezzi, assoldò nuove genti per