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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546 |
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478 \ .ANNALI
luoghi fa tale la devastazione, che non si raccolse grano d'uva, e furono gli alberi sfrondati, ed uccisi animali domestici, e guasti i tetti delle case, e portate in aria le tegole dal furore del turbine.
Or ecco, mentre questo avveniva, giacere in-fermo di mortai malattia Santi Beiitivogl^o, gioviti© ancora di tlrentasette a trentotto anni, ma fitto già vecchio, o dalle cure insolite cui si volle éòggetto per fatto de*nostri e di Cosimo 1*antico, 6 dalte Contraddizioni dei Malvezzi che mostravano anteporre Giovanni II. al suo figliuolo Ercole, che poi n* andò per sempre al servigio de'Medici'sul-rA'mò, o dalla poca affezione che la moglie Ginevra'gli portava, la quale era già riamata amante di Giovanni II. che sotto la tutela di esso Santi Créscendo, e nella casa di lui, e presso di Ginevra, in lei'bella, pronta di mente, ferma di ca-. battere, eguale a lui per età (poiché non aveva che pochi mesi più di lui) aveva posto tale afte» zione, Che quella non era di pupillo a tutrice , ma di giovine ardente a fidanzata ornai sua. Per alcuna adunque di queste cagioni, e forse per tutte, Santi Bentivoglio che da qualche mese tro-vavasi ridotto in cattivo stato, venne agli estremi della vita ; e poiché pei medici più non poteva Sperar conforto, lo cercò solo nella santissima Religióne Cristiana, e in lei fidando , e da lei assistito, esalò l'estremo' spirito, e volò a patria miglior© (i Ottobre). Con dolore de'cittadini bolognesi, e con dispiacere ddl Senato si accolse la dògliosa novella ; e fin decretato dal Reggimento Fel Isineo, che a pubbliche Spese venissero a Santi celebrate le esequie nel tempio de'RR. PP. Agosti-friani di san Giacomo ^ accompagnandolo frattanto tffld Chiesa, éou gran processioni funeraria, tutto H Clero, le Compagnia delle Arti, molti della sua famiglia, vestiti a lutto', e non pochi' de'principali Cittadinrche siedevand a quel temj!>0 ne' Magistrati , 6 nelle cui mani stava di spècial guisa la soirtinà delle cose nostre.—E qui né par luogo
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