4i dover avvertire cjie, alenoi degli atoricifio*to;i lianno errato nel l'acce ri ri a re al tempo, della mprtp di Santi, la quale pqticipafon d* up anno nelle loro scritture, attribuendola ali46a e nonal 63. Ma in questo e ooa negl'anno antecedente, aecadr de ; imperciocché si, ha un documento .npl, Jibr/9 de'sedici Riformatori, il quale avverte c^e ai yei^ tisette dell'Ottobre di quest' anno onde, set jviamp le notizie, congregati essi Riformatori, e posto fi voti se a carico de' Bentivogli o della Camera si avessero a ritenere le spese incontrate per le esequie allora eseguite di,Saniti,.fu vinta 1* cosa eoa tredici fave bianche contra tré nere a favore della famiglia dell'estinto, e la spesa perciò (che fu di lire novecentocinquanta bologpesi), tocc^> a^l governo; come rimase notato al libro quinto ijle^aretiti, alla pagina sessantanove , nelP Àrchiyifl, ilfll Reggimento Felsineo. .
Morto Santi era ben certo che Giovanni farebbe innalzato sppra tutti della famiglia, sua; ma ch,e fp fosse nella giovanissima età, di ventanni iji qi^i allora si, trovava, non era a ^redersi^.nè a ter nersi probabile.. Eppure pei maneggi di Virgili? Malvezzi, e per l'amicizia di Galeazzo Mariescotti, venne Giovanni li. eiettò dal Senato Gonfaloni di 'Giustizia, sommo Magistrato, pegli' pjtim.i d^ip mesi dell'anno: la q^iale. elezione era qontrai^a alla costituzione bolognese, t>d alla consue.tpdiq^ almeno, giacché uomini soltanto di maturo qetpuo., e addotrinati della politica solevanpi innalzale à tale dignità.—«Ma già fino da oggi in lui vedeyasj quell'uno, che regolar doveva i destini dfIla pàtria. Con pompa inusitata„ con indolito fastqil jgiovane Gonfaloniere entrava nel palagio della signoria , seguito da lungo corteggio ai cortigiani, Giunto nella sala maggiore,, e soffermatosi,, coi) breve ma diserta orazione si fece a dimostrare ps-«er egli tutto compreso da riconpscepza pel grado e per l'affetto con che lo distinguevano 1 suoi concittadini ; ed i senatori amorosamente richie^