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'd*assistenza abene sostenere il novello incarico; 'té in' nome dì questi gli rispondeva e cpnfortavalo il Mal vezzi.'E volendo co'fatti, oltre alle parole, appalesare Giovanni la gratitudine sua, cinse di equestri insegne Domenico Gàrganelli Anziano, gio-'vandosi'délla potestà a lai conferita da Federigo Imperatore Alemanno. E cosi le cose di Bologna 'ebbero Sn quest' anno lor fine, e ne vennero di» ^ponendo di più ampie, 6 varie e notevoli.
ANNO DI CRISTO 1464.
non potremo dimenticare giammai il principio dèi milleottocentotrenta e quello del mil-leOttocentoquarantadue, nei quali fioccò in Bolo-
5pa la neve in misura straordinaria. Come questi ue, fa pure 1* anno di che veniamo presente-'ménte ad espor le memorie; imperciocché la copia di' nevi Che piombò fu tanta e sì continua che caddero non pochi tetti di case, e molti alberi alla campagna si fiaccarono e caddero (14 Gennaio). E -rìnnovossi la caduta delle nevi (16 Febbraio) in maggior copia di prima, con gravissimi, incalcolabili danni dappertutto, E nell'alta Emilia, e segnatamente a Forlì pervenne ad altezza tale, che le genti del paese ne andarono sgomentate e qnasi perdute. Le campagne poi ìie soffersero tanto e qui e colà, che i raccolti furono scarsi è di cattiva qualità..
Ciò fra di noi e nell' Emilia. Intanto in Roma Papa Pioli, avendo radunato molti denari per tasse Ifoposte a santo fine, prese ad allestire un'armata dà spedire contra il Turco , e la raccolse in An-fcoria, dove si erano adunati anche molti Vene-ziàni col Re d* Ungheria, nomato il flagello dei burchi, e col Duca di Borgogna. La qual cosa saputasi dal Senato nostro, mandò a Venezia Giacomo Lupari ambasciatore (16 Marzo) per ottenere
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