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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   e di Milano erano stati congiunti con San^i Beliti voglio: or sarebbero di nuovo con Giovanni 11.—» Ginevra, vedova di quello , bellissima e giovane di ventìdue anni, era già amante riamata dique-sto ; Roma li dispensò dalla parentela d' affinità ; le loro nozze furono decretate ; e Giovanni e Ginevra sono congiunti in matrimonio solennemente •(a MaggioJ con grand'onòre fatto lor dai parenti, dagli amici, dagli aderènti, e con molta gioia di tutta la fazione bentivolesca. La giovane donna portò in dote al marito il Castello di Gradizza nel Contado Nevare9e; e Giovanni aumentò di tale guisa titoli, parentele e ricchezze» e divenne tutore del fanciullo Èrcole, figlio di Santi, che già fii tutore di lui* Così Giovanni ebbe 1' appoggio degli Sforza, famiglia tra le potentissime d'Italia. Ed a rendersela vièppiù affezionata , accoglieva splendidamente nel suo palazzo il Conte Giacomo •Piccinino, e. molti signori, e dngento tra cavalli ^ fanti, i quali recavansi a Milano, il cui Duca dava in isposa al Piccinino la figliuola propria •Dr.usiana. E nello stesso palagio onorava Tristano, fratello di essa Drusiana » che di qui passò con seicento cavalieri e molti pedoni t recandosi al centro della Romagna, con qualità di capitano di milizia.
   Ed in quest'anno fu parimenti conchiuso un altro illustre matrimonio in Bologna. Essendo Virgilio Malvezzi, sommo per ingegno e preponde-raòfea frai migliori di sua famiglia, ambasciatore de'Bolognesi al Duca di Milano, quel Duca con*' cedette a lui ed ai fratelli privilegi amplissimi di esenzione ; ed a Giulio figliuol di Virgilio , diede in isposa Cammilla sua cugina, figlia del Conte Marco Sforza da Cotignola. E narrasi intornò a queste nozze che Aehille Malvezzi, Priore e Commendatore de'Cavalieri di Rodi, e zio di Giulio, passò a Milano dov'era allor la fanciulla per riceverla e condurla a marito (15 Maggio). E con lui recaron&i cento uòmini frai prinoipalissimi di
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