Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quarto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (484/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (484/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   <4&>
   ANNALI
   - Furono tali feste solenni assistite e condotte da riguardevoli e nobili persone; e gli sposi vennero presentati riccamente dà trentaquattro gentiluomini di varie città e paesi ; wonchè da tutte le Compagnie delle Arti, ohe recarono argenti, tappezzerìe e commestibili, ed altre cose 0 singolari o preziose. E così feoero molte castella è ville del Contado, e fino gli ebrei, chef trovavansi'allora in Bologna. E la sposa ( in virtù forse dello zio e> del padre) ottenne dal Governatore straordinario privilegio, quello cioè di poter liberare dal carcere quattro prigioni già condannati alla morte.— Le quali feste nuziali celebrate pubblicamente, come già quelle di Sante Bentivoglio, quàsi fossero di sovrani, mostrarono due cose: ohe cioè in Bologna i Bentivoglio ed i Malvezzi tenevano assolutamente il primato sulle opinioni e sugli animi, e chè a que'giorni i governatori delle Città erano autorizzati a tanto arbitrio quanto appena Se ne consente ora ai monarohi ; perchè allora i maestrali stavano superiori alle leggi, ed ora le leggi impongon norma e metton freno agli stessi magistrati.'
   Or ecco novella infausta pervenuta ai Bolognesi. Èssendo in Ancona il Doge di Venezia (... Luglio) dove col Papa ventilavano le< cose della guerra da intimarsi a Maometto , infermò quest'i gravemente , e la guarigione di lui fu tenuta    Dicjitized by