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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNÉSI 48$
   teràfoifoyaitfto èdpti» di ciò lungo ragion km entó in Senato, fa deciso, df mandare a Roma, novelli ambasciatori, Paolo Volta e Giacomo Marsili', a rendere 1 persuaso il Pontefice di non mutare lo stato della Città del pieoiol Reno. E ciò speravano conseguite, mostrandogli come fosse pericoloso il contrapporsi alle convenzioni stabilite dallo zio ; dovendogli ^bastare di esser riconosciuto per Si>* gnore; e dovendosi medesimamente contentare che oltref al pagamento,'il quale ogni anno gli sarebbé fatto , secondo un tributo stabilito, i suoi Legati ancora, e gli altri ufficiali mandati da lui, fosserò tempre dal popolò onorati ed ubbiditi. Ed oltre di questo furono istruiti gli ambasoiatori di fare al Papa toccar con mano, che quando bene egli avessé perseverato nella sua deliberazione di voler opprimere la Città di Bologna, non gli sarebbe forse agevolmente succeduto il suo disegno; perchò il Duca di Miìanò, 6 molti altri Signori amici dei Bologn^éi, non lo avrebbero comportato. E perciò si potrebbe appiccare un incendio di guerra, che sarebbe forse cagione della ruina di tutta Italia. Oltre di che poteva bene considerare il Pontefice quarito gl' importasse il conservarsi l'ossequio del popolo bolognese, per farsi' temere dai popoli e dai Signori Italiani.— E con tale commissione del Senato si partirono gli ambasciatori bolognesi, e furono appiè del Pontefice.
   IhtàÀtó «&6 sposo non andò egli a disposare la fanciulla, ma (per usanza dei1 tempi) mandò Federigo suo fratello, accompagnbto da baroni e servi senza numero; il quale''gi'Utito a Siena, ebbe novella della morte della Regina iua madre. Il perchè vesti a lutto coli'Intera sua famiglia composta di cinquecento uomini, e proseguì suo cammino; sicché pervenne a Bologna ( aS Aprile), dove fu incontrato dai Annui. Boi. T. IV. 62