Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quarto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (518/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (518/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   5i8
   Spedai* di santa Maria della Mòtte: sol-leva i poveri da onerose tasse.
   1418. ............Pag. 187
   I Canetoli sono gelosi della fortuna di Anton Galeazzo Bentivoglio a Roma.— Vo-gllon cacciar di Bologna i Bentivoleschi ed il Legato, che credano li protegga.—Sono in armi: vanno alla piazza: jdanno assalto al Palagio: sono affrontati da Egano Lambert ini, cui tocca la peggio,—Si rinnovano le zuffe: il Vescovo Albergati cerca metter pace: persuade una sospensione di armi: entra nel palazzo del Legato per comporre le parti avverse: i Canetoli fanno impeto* stringon prigione il Legato, it Podestà, gli Uffizioli: a gran fatica si salva VAlbergati nell' Episcopio. — Battista Canetoli cita il santo Vescovo al suo tribunale: egli ricusa andarvi: i faziosi vanno a lui: Nicolò inerme li umilia coW autorità e con sante parole. — Seguono i tumulti: V Albergati va od Imola. — I Canetoli cacciano da Bologna la famìglia del Vescovo, il Legato, il Podestà, e quanti mai possono de' Ben tivoleschi. — Bartolommeo Zambeccari Mo~ naco Benedettino è posto in vece dell' Al» ber goti.— Tutti i maestrati in Bologna, si mutano. — Il Papa spedisce il capitano-Jacopo Caldora per ridurre al dovere i Canetoli. — Il territorio di Bologna è mal* menato: la Città cinta d'assedio. — Luigi\ Sanseverino è proso a soldo dai nuovi reggenti di Felsina, e dà qualche affanno al Caldera.—Francesco Carmagnola e il Conta Luigi Dal Verme passano per Bologna e Panno a Siena.—Il Canetoli opera iniquità in patria: tende inganni ad Anton Galeazzo Bentivoglio: indarno studia, con tradimenti, d'aver Castel Franco.—Molti Castella della Provincia patimmo ; altro
   
   Goògle