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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   i5
   «btla Vigilanza (siccome nell'aìtro Volume abbiamo accennato ) a Pietro de* Medici che primeggiava in Firenze siccóme primeggiava egli in Bologna. Esso Pietro era in pencolo : Loca ' Fitti, uomo oltremodo dovizioso, un Acciainoli, Un Neròni, ed' altri mal-contenti di Firenze, fattisi capi di partito, tentavano col favore del Duca Borsò di Ferrara togliere la potestà e la vita al Medici : ed a ciò scelsero il tempo in cui egli fosse portato in lettiga dalla villa di Carreggi a Firenze, malconcio com' era per la gotta: e già mille e trecento cavalli, già gran numero di fanti Ercole Estense avea guidato al cohfin di Pistoia per muovere verso la sediziosa Città, quando Giovanni Bentivoglio che ne avéva contezza , messo a messo inviando , faceva noto a Pietro Medici il pericolo che correva, e soccorrevalo di quattromila soldati. Cinto di satelliti e d'armi entrava il Medici in Firenze; di tal novità rendea ragione ai maestrati , mostrando loro le lettere dal Bentivoglio ricevute; e, come narrano FAmmirato ed il Sisniondi, faceva porre a confine i congiurati, « godeva in cuor suo dell L'ottenuto decreto. Costoro, potenti per ricchezze e per fautori, bramosi di vendetta andavano a Venezia ed ottenevano da quella Repubblica il prode Bartolommeo Coleone da Bergamo e molti armati, che condussero a soldo, mentre i signori di Carpi, della Mirandola, di Forlì, di Faenza, di Pesaro , di Ferrara ingrossavano colle proprie milizie le lor fila, sicché contavano quindici mila combattenti. Dal canto loro i minacciati Fiorentini col Re di Napoli, col Duca di Milano, e coi Bolognesi fecero lega, ed elessero capitano Federigo di Montefeltro Duca d'Urbino. Questo secondo esercito venne tra Faenza e Forlì, e si fermò alla collina, guastando ogni cosa nei dintorni, perchè Astorre de'Manfredi si era dato ad impinguar l'esercito del Coleone, burlando la lega. Dopo di che giunsero nel Bolognese a Castel san Pietro (i3 Giugno) per meglio assicurarsi de'nemici che si appressavano. E il dì seguente ecco i nemici al fiume