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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI *5
   da lui fu confermata. I Bolognesi, dai Fiorentini e dal Duca di Milano esortati, vi furono oompresi, e di tale avvenimento resero grazie all' Eterno eoa sacri riti, ne addimostrarou letizia con pubblici spettacoli , siccome loro ebbe ordinato il Pastor della Chiesa.
   Non ancora pubblicata era questa lega quando Giovanni II. a far pompa in patria di sua magnificenza, a dare al popolo grandissimo sollazzo, e renderlo a sé più devoto stabilì %si facesse una armeggerà. Tale sorta di giuochi derivata da Francia o da Germania, ove sembra fossero istituiti alla metà dell' undecimo secolo, era ancora nel quindicesimo appresso di noi la più imponente, la più agognata. Intanto, sulle tracce del Borselli, scrittore «ontemporaneo narreremo qui il torneamento dato da Giovanni Bentivoglio. Il quarto giorno di Ottobre, sacro al protettor principale della Città nostra fu scelto e pubblicato affinchè cavalieri e spettatori d'altre terre potessero convenire in Bologna. Centoventi giostratori vennero spartiti in due corpi, uno rosso ed uno bianco, e.suddivisi in sei squadre guidate ognuna da un capitano. Eran le armi, lancia, spada e mazza; fu premio un palio d' argento. I rossi eb-bero a duce Antonio Trotti d'Alessandria condottiero dei Bolognesi, i. bianchi * Giovanni Bentivoglio stesso ; e passarono più giorni in giuochi d' arme, affine di bea disporsi alla tenzone. La maggior piazza di Bologna fu l'arena: vi s'innalzò ampio steccato con molti scalini e gradi, quasi a maniera degli antichi circhi, e con palchi coperti d'arazzi e ratti belli con addobbi di cortine e di festoni a fiori -e verzura.
   Pertanto il Duca di Milano , che di tale apparecchio ebbe notizia, mandò a Giovanni il capitano Conte Borelli, con dono di otto destrieri bellissimi eh'eran coperti di taffetà bianco e morello a trapunti d'oro e di seta, e tenuti da otto paggi tutti vestiti di colbr cremisi. — Sorto l'aspettato giorno andaron con bell'ordine tutti i torneadori al tempio