BOLOGNESI *5
d'aver caracollato attorno attorno dell' agone, si ridussero verso il Palazzo. — Allora entrarono le bianche con quest* ordine che diremo. — Alcuni trombetti colle insegne del Duca di Ferrara erano avanti a sei palafreni ornati di serica gualdrappa bianca e violacea, con argentee bardature; ed èrano quei palafreni che il Duca Sforza ebbe donati al Bentivoglio. Altri otto, coperti di velluto azzurro e verde, o di broccato d'oro e di perle, con valerti vestiti di purpurei» drappi, armati d'aste e di celate, con sonatori di marziali strumenti , e con sedici scudieri, venivano a piedi. Indi appariva Giovanni Bentivoglio, che sopra all'armatura di forbitissimo acciaio vestiva una cotta d'armi di bianco damasco, in cui vedeansi figurati dei leoni assisi sopra fiamme, tenenti fra 1' ugne 1' impresa degli Sforza , un bastoncello con due secchi da acqua , ( l'impeto, moderato in emblema dalla prudenza), col motto tedesco Ich offe (spero); e montava un destriero baio nomato Superbo } coperto di bianca stoffa figurata a leoni. Un paggio portavagli l'elmetto fregiato di candidissimi veli con argentei ricami , e con piume di struzzo, cui stava a cimiero un leon d'oro nascente dalle fiamme, e il motto = Non vuole amore ma forza. = Quindi venivano alcuni trombettieri e le sei squadre bianche.
Conduceva la prima di queste Teseo Marescotti, che nel cimiero portava una serpe colla coda ritorta sopra trecce di donna, formata di seta morella, bianca e verde; e sopra il serpe era un pennon-cello di taffetà bianco, colla sega nel mezzo (stem^ ma bentivolesco ) ed il motto == E savio al ben, m* appiglio. = Cavalcava egli un superbissimo destriero tutto addobbato di seta bianca a ricami d'oro e di seta. La seconda squadra era condotta da Pier Giorgio da Parma sopra corsiero covertato di cremisino , e colle briglie tutte d'argento. Portava sull'elmo un'aquila nera, col pennoncello bianco e 1' arma della sega , ed il motto = Tale è il mio desio. = La terza squadra era affidata ad Antonio Annal. Boi. T. V. 4