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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Marescotti, che pe'suoi sessantaquattro anni più non poteva tenzonare nell'agone, come già un tempo con incredibil valore faceva, ebbe almeno il contento direcare al vincitore lo splendido palio, e d' accompagnar la consegna con parole di lode e d' amor patrio.
   Dopo un tanto trattenimento tutte le squadre sen givano al palazzo di Giovanni in bell'ordine, e quivi egli fra'compagni 1'argenteo drappo divideva. Ed a serbar memoria di sì splendida festa , commise egli dipoi a rinomati artisti che nel suo palazzo ne dipingesser 1' intero ordine, come poi fece Massimiliano Imperatore nel Castello del Lu-xemburgo per altra armeggeria. — Questo torneo bolognese emulò quelli dei Medici dati poco prima in Firenze; ma non sarà mai sì celebre, perchè non ebbe nè un Poliziano, nè un Pulci che lo descrivessero e lo cantassero. Di poeti a celebrarlo ebbe Francesco Cieco Fiorentino, trivial cantore benché esattissimo e minuto all'ultimo scrupolo: di prosatori, Sabbadirio degli Arienti segretario de' Bentivoglio , ed il Borselli annalista latino contemporaneo. 11 ma-nu scritto dell'Arienti è perduto, con grave perdita delle schiètte e nobili lettere ; gli Annali del Bordelli esistono e sono di gran luce negli avvenimenti dell'epoca, ed il poema del Cieco fu stampato ir* Bologna dopo un anno dall'avvenimento, e si conserva ancora manuscritto con tutto lusso di miniature , di stemmi e di caratteri nella pontifìcia Biblioteca della nostra Università.
   Forse un tale manuscritto, se debba argomentarsi dalla splendidezza del lavoro, appartenne allo stesso Bentivoglio, il quale era già salutato proteggitore munifico degli scienziati , dei letterati, degli artisti ; e già in tanta fama e stima popolare si fu eretto, che il Savelli vicelegato, non volendo più a lungo restare spettatore delle assolute altrui volontà, trovato un pretesto recossi a Roma, e ricusò di più tornarsi a Bologna nemmeno costituito in dignità di Cardinale, — Era Giovanni che guidava