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ANNALI
E un' altra morte di Sovrano accadde in quest'anno: e fu quella di Pio II. Pontefice (28 Luglio). A lui sucoeddette Sisto IV., che per nascita chiama vasi Francesco d'Albissola della Rovere, ed era figlio d'un pescatore del villaggio di Celle a cinque leghe da Savona. Egli abbracciò la regola dei Francescani , professò la teologia a Padova e nelle più celebri Università d'Italia , e pel proprio merito diventò Generale del suo Ordine. Il Cardinal Bes-sarione, allettato dall'erudizione che in lui scorgeva ed ebbe sperimentato, gli procurò la porpora. Alla morte di Paolo II., Bessarione sarebbe stato Papa, ma il suo conclavista indiscreto gli fece danno : a cui il Bessarione disse : Voi mi avete impedito di farvi cardinale* Fu invece eletto pertanto il Della Rovere (9 Agosto) e dopo sedici giorni coronato. Troppo dolce di cuore, troppo facile a condiscendenza , diede il cappello cardinalizio a due giovani nipoti con malcontento dei vecchi monsignori. Era tale che nulla seppe negar mai, onde avvenne che più volte duplicasse la stessa grazia a diverse persone, tanto che fu obbligato, per evitare questo sconveniente, d'incaricare uno de'suoi uffi-ziali perchè tenesse registro delle petizioni che ve-nivangli presentate. Quest' assunzione di Sisto IV. soddisfece oltremodo i Bolognesi, che l'ebbero avuto fra loro quand'era frate, e che tenevanlo in molta stima ; ed alcuni anzi di loro lo ebbero amico e consigliere. Frai quali fu Galeazzo Marescotti, che «volle recarsi a Roma ad ossequiarlo, e che avendo avuto familiarità con esso lui quando era in umile stato , fu ora da lui in alto seggio , riconosciuto pur sempre per amico. Anzi lo accolse con ogni dimostrazione d'affetto, nè prima da sè lo dimise, che non lo avesse creato Senator di Roma, facendo cavaliere un suo figlio.
Giunsero a Bologna (1 Ottobre) gli ambasciatori del Duca di Milano, ed alloggiarono in casa del Ben ti voglio con un seguito di duecento cavalli. E dopo due giorni si partirono per Roma a fare