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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   34 ANNALI
   artefici, artiglierie, e tosto una Bastìa provveduta d'armi e di gente a difensione di quei luoghi inalzarono* Non poteva il Duca opporre forza alla forza; quindi alle trattative ebbe ricorso. Vincenzo Pa-leotti Bolognese, chiaro nelle lettere e nelle leggi, le quali insegnava a que'giorni nel Ginnasio di Modena, da Ercole fu mandato ambasciatore ai Bolognesi 1 a chiedere s'abbattesse il forte nuovamente eretto. Rispondeva con fierezza il Senato aver mai sempre i diritti della repubblica mantenuti intatti » aver colle armi umiliato chi cercava di offenderli , e sol di sè medesimo dover l'Estense lamentare , perchè vedeva in sul confine quella Bastia minacciante. Al Re di Napoli, alla signoria di Venezia si volse Ercole per protezione e per amicizia ; ma gli ambasciatori di questi monarchi non ottennero nulla dai Bolognesi. Da ultimo 1' Estense, avuti a mediatori il Duca di Milano ed il Pontefice, questi esortava i Bolognesi a desistere dalle imprese ostilità , che potevan dar esca a grande incendio di guerra in Italia, tanto più funesto perchè la Penisola era minacciata dal Turco. Mostrava loro tutti i danni che verrebbero da tanta ostinatezza , il pericolo di tutta cristianità, l'ira del cielo, l'imprecazione degli uomini. Poi, vedute inutili le esortazioni, minacciò r anatema del cielo , la scomunica del Vaticano. Alla fine, ma non in quest'anno, si venne a convenzione ed accomodamento, siccome tra poco vedremo, facendo compromesso nel Pontefice, affinchè ogn' ira attutasse , ogni fuoco spegnesse.
   Pirro Malvezzi in quest'anno (3 Novembre) fu dai Riformatori creato commissario della milizia della Città è del Contado.— E fu questo il tempo in cui vennero fatti i muricciuoli tutto all' intorno del chiostro dei PP. Domenicani, cui si eressero le vòlte mentr' era prima travicellato. E con ciò ebber fine le cose di Felsina nel!' anno.