BOLOGNESI
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ardono e spianano lo case. Punizione per vero detestabile , ma frequente a que' giorni. I Cacciane-mici sono proscritti; a Cristoforo il grado Senatorio vien tolto. Atto severo, arbitrario, cui non seppe o temè d* impedire il Gonzaga Legato ; sicché si parve in questo tristo avvenimento come Giovanni avesse voglie troppo assolute, e si facesse conculcatore della libertà de* privati, e spezialmente dei nobili. Eppure non vi fu allora chi si levasse ad impedirgli tale prepotenza, perchè troppo temevano il Duca di Milano protettor suo, e troppo il popolo, che stava allora pel Bentivoglio, perchè costui gli dava spettacoli e pane. — Intanto alcuni dei Cac-cianemici andavano a confine in Mantova, altri in Faenza, e Bartolommeo uccisore d'A.ntonio fu bandito a vita, senza speranza di grazia.
Sul finire dell' anno nacque a Giovanni Bentivoglio un figliuolo, che fu Anton Galeazzo, che divenne Protonotario, cui dal Francia fu fatto l'effigie in una tavola dipinta di sacro argomento. Di
e per l'arrivo della Regina di Russisela quale alloggiò nel palazzo di Virgilio Malvezzi (12 Decembre) e il di seguente fu a visitare il sepolcro di san Domenico, avendone a mano la chinea Giovanni Bentivoglio. E trattenutasi in feste ed allegrezze alquanti giorni, ritornò al suo reame.
Nel giorno stesso che giunse in Bologna la Regina di Russia, Giovanni radunò il Senato, e fece nominare Bernardo Sassuni in posto di Alessandro Caccianemici, ch'era Anziano, ma che fu posto in bando con tutti i suoi. E questo Bernardo, creatura del Bentivoglio, con Alberto Cattaneo furono fatti Cavalieri aurati dal potentissimo Giovanni, il di del Natale , con meraviglia di chiunque li vide uscire in pubblico colle nuove insegne date loro dal cittadino primario di Felsina.
E per una Bolla di Sisto IV. Pontefice, l'Abate Gutone di Nonantola confirmò ai Conti Guido e Galeazzo de'Pepoli il feudo della Galeazza; che
fecero in Bologna allegrezze, ohe