4» annali
contro di voi, nella quale entrerà esso Duca di Ferrara. Laonde, vedendo noi la futura tempesta ohe si addensa se non ponga» modo alla cosa, vi esortiamo con paterna carità nel Signore, e comandiamovi che nulla di nuovo facciate in essa Bastia, e che dal fatto desistiate, finché sia deciso a cui spetti per diritto, nè avvenga-scandalo in Italia, essendo soprammodo pericoloso questo tempo, e stimando ognuno che voi abbiate dato motivo alle discordie 3 voi che mutereste ora di consuetudine, essendovi Sempre prestati studiosissimi della pace e de'suoi vantaggi. — Roma VII. Novembre MCCCCLXXI1L nell'anno terzo del nostro pontificato. „ E tanto basti delle cose del presente anno.
ANNO DI CRISTO 1474*
Proseguiva la questione frai Bolognesi e il Duca Ercole da Este intorno alla Bastia df sant'Ambrogio al Panaro, quando Galeazzo Maria Duca di Milano scriveva la seguente lettera ad un suo ministro e famigliare di nome Gherardo :
„ Gherardo, per quello che a questi dì è stato ragionato circa il fatto della Bastita, venne Antonio lupo nipote di Nostro Signore, mandato dà Sua Santità per togliere in suo nome essa Bastita : vogliamo ora che tu sia col Magnificò Mèsser Giovanni, al quale scriviamo per allegatale così ool Ma* gnifico Reggimento > e faccia che sia consegnata, con fare intendere che non si dubita niente di que* sta consegnazione, imperocché abbiamo avuto un Breve dal Nostro Signore, segnato di sua mano, dove ne fa cauto e sicuro pel fatto della Bastia, ma in ogni altra cosa sempre avremò quel rispetto e riguardo alle cose de' Bolognesi, come alle nostre proprie. Appresso ti diciamo che quando esso Antonio lupo andrà a pigliare la tenuta della Bastita,