,56 ANNALI
   ' Iteti che nelle altre -cose delle quali non si fa menzione di sopra, si rimangano in lor vigore e fermezza, e siano riservate le ragioni proprie a ciascuna delle parti.
   Item che i predetti Capitoli s'intendano dettati di buono e sano intelletto, e con buona fede, e senza frode e dolo ecc. „
   Così adunque ebbe fine in quest'anno una qui-gtione che da quasi un lustro agitavasi ; e così le bisogne de' Bolognesi eogli Estensi vennero a pace ricondotte. Anzi perchè codesta pace fosse durevole nè più si violasse da nessuna delle parti, cercossi modo di più salda unione fra il Duca Ercole ed alcuni de' principali Bolognesi ; ed ognuno beo co* nosee che parlasi di Giovanni Bentivoglio. Difatto, avendo Ercole Duca una figlioletta naturale di nome Lucrezia, venne stabilito un maritaggio fra questa ed Annibale di Giovanni Bentivoglio ; il quale maritaggio si compirebbe appena che i due fanciul-lini fossero cresciuti ad età da matrimonio; chè l'uno e l'altro nel tempo di questa convenzione frai padri avevano appena cinque anni di vitai : Mentre fra Bologna e gli Estensi oonobiudevasi la pace, entravano i nostri nella Lega fra il Duca di Milano e le Repubbliche di Venezia e di Firenze, le quali stavano in sospetto per la strettissima alleanza di Sisto IV. col Re Ferdinando di Napoli. — Ed ecco i documenti che provano siffatta Lega.
   „ Ai magnifici amici nostri carissimi, i Sedici Rifor•
   motori dello Stato libero della Città di Bologna.
   Magnifici signori amici nostri carissimi. Perchè possiate rallegrarvi insieme con noi, significhiamo alle Magnificenze Vostre come con amorevole condizione nostra addì due del mese presente è stata conchiusa e stipulata la confederazione e lega infra la Illustrissima Signoria di Venezia, gli Eccelsi Signori Fiorentini e Noi per anpi venticinque a mutua