BOLOGNESI
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conoscere che alle più superbe altezze pur troppo è vicinissima la fatale caduta.
E dice il Vizani che essendo il popolo quest'anno in molta festa per grandi personaggi, ebbe ancora ad onorare e solennizzar 1' arrivo della Regina di Danimarca e della Dacia, moglie di Cristiano o Cri* stierno, tanto solennemente accolto nel passato anno ; la qual Regina tragittava di Bologna dopo lungo viaggio per sua istruzione, e recavasi al suo reame con molto e magnifico seguito, per ritornare al marito che al soglio ed all' ossequio de' suoi popoli ansiosamente 1' aspettava. — Aggiunge ancora esso Vizani , col Ghirardacci, che in questo tempo fu dato principio alla Chiesa ed al Convento attuale dell' Annunziata, appena fuori di Porta san Mammolo, dove trassero ad abitazione i Frati Zoccolanti dell' Ordine di san Francesco , là dove prima era un palazzo de?Bardi Fiorentini, ed una Chiesa a san Basilio dedicata.
Così giugnendo l'Agosto, Gasparo Grassi passò a Firenze dov'era chiamato a Podestà. E nel Settembre Giovanni Bentivoglio maritò Isabella sua figliuola naturale, avuta da incognita madre sul 1460 (cioè quattro anni circa prima che disposasse Ginevra Sforza), e la vide con gioia fatta moglie di Lattanzio Bargellini, nobilissimo frai più nobili giovani bolognesi : chè Giovanni II. non solamente collocò bene in matrimonio i suoi nove figliuoli legittimi, ma benanche i quattro o cinque uaturali ch'ebbe in diversi tempi, e prima e dopo le sue nozze colla famosa Ginevra.
Pertanto (4 Ottobre) essendo il giorno di san Petronio , si pensava alla solita corsa di cavalli barberi , quando il Senato consigliò invece una Gio« atra, perchè spettacolo di più lunga durata e più applaudito da tutti. E fu posto a premio un palio di drappo d'argento, e vi concorsero cinquanta gio-stratori, e durò il combattimento tre ore, e riportò' il maggior onore del premio Luigi d'Antonio Trotti capitano della Città, il quale vedemmo capo-squadre