Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (56/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (56/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ,56
   ANNALI
   quella di san Michele di Castel de*Britti venne consacrata essa pure (i455); la Basilica di san Petronio fu eretta in Collegiata (i4*VÌ) ebbe titolo d'Insigne, dichiarandola prima fra la Chiesa di Bologna dopo la Cattedrale. Finalmente, sotto la reggenza ecclesiastica del Cardinal Calandrino vennè a Bolo* gna da Ferrara santa Catterina de'Vigri (14S6), ponendo stanza colle divote sue vergini nel Monastero presso la Chiesa che allor si nomava di san Cristoforo delle Muratelle, e che già da tredici anni ve-nivasi edificando pèr ricetto di Monache. Ivi mori ella (146S) con dolore delle sue compagne, e dell'ottimo Vescovo proteggitore del Convento,«il quale tardò trédici anni a volare al premio immortale do^ v'era Caterina de'Vigri. Il Cadavere del Calandrino fu portato da Bagnarea a Roma, e seppellito a san Lorenzo in Lucina, ultimo titolo del suo lungo ed onorando card inalato.—Al Calandrino successe Fran» cesco Gonzaga figlio secondogenito di Lodovico Mar» chese di Mantova, Cardinale del titolo di santa Maria Nuova, Legato di Bologna e Vescovo di Mantova» ch'ebbe la Chiesa nostra in amministrazione, e che tenne insieme la Legazione col Vescovato.
   * 0 nto l'appoggio più saldo dei
   gitore; cioè Galeazzo Maria Sforza 'Duca di Milano, che assassinato venne nella Chiesa di santo Stefano, il giorno festivo al gran Protomartire sacro. Girolamo Olgiato, Andrea Lampugnani e -Carlo Visconti 4 le cui famiglie vennero insultate dalle brutali vo* glie del Duca, impresero a vendicarsi di lui , che univa a cruda ferocia la più sfrenata dissolutezza4 assicurando essi ( ma con mezzo esecrabile ) i tetti ed i talami dei loro concittadini. Nel giorno adun^ que di santo Stefano (26 Dicembre) il tempio sacrò al Protomartire era bruttato dal sangue del Duca ; il quale da più ferite versavalo irisiera colla vita. Mille spade in alto balenavano a quel delitto; tutto era tumulto in quell'asilo di pace, che d'altro sangue, di quello del Lampugiiani, era bagnato.
   alleato, il potente proteg*