BOLOGNESI
iiJi
ANNO DI CRISTO 1479.
Non lasciava Giovanni Bentivoglio cader vana circostanza ed occasione alcuna per raggiugner lo scopo suo dì farsi ognora piti grande e potente in Italia e fuori , o a mezzo a' illustri parentele o con aderenze e leghe di repubbliche e di signorie: onde il vediamo servire di braccio a Lorenzo il Magnifico, di appoggio e Gian Galeazzo di Milano, essere ornai legato di comparatico cogli Estensi : a cui si ag-giugne ora che ritornato a Bologna da Ferrara, conchiuse gli sponsali di Bianca sua figliuola col Conte Nicolò Rangoni Modenese: il qual Rangoni divenne capitano di Bologna invece d' Antonio Trotti, più. volte nominato, che pare cessasse dell'ufficio suo per non soggiacere alle invide persecuzioni di Giovanni II. Checché ne fosse però , egli è certo che non potè vasi eleggere un capitano se non era di paese lontan dal nostro almeno sessanta miglia ; e che questa volta eleggendo il Rangoni s'infranse lo Statuto, perchè Giovanni la faceva da padrone , e Nicolò fra breve lo saluterebbe col nome di suocero.
Pertanto volendo il Papa muover guerra decisamente ai Fiorentini, e temendo che Giovanni Bentivoglio capitano del Duca di Milano e confederato coi detti Fiorentini non gì'impedisse il suo disegno, spedi al Senato Bolognese de' suoi messaggi, avvisandolo che assolutamente voleva mandare sue genti d'arme nel territorio felsineo, e che perciò si prestassero gli alloggiamenti : ma il Senato durò fermo come prima col pretesto della pestilenza, e addusse ragione ancor questa volta che riparando molti cittadini alle terre ed a'castelli del contado, prende-van ivi lungo soggiorno, per cui non era consentito in tempo di calamità il dar ricetto a nuove genti, sia per non accrescere il pericolo di gravi mali, Annal. Boi. T. V. 10