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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   Si 7
   la loro infelice sorte; non così Ginevra che nel proprio orgoglio sarebbesi vergognata di piangere colle altre, o se pur piangeva, ciò fece sempre in segreto, amando meglio di consumarsi dentro di rabbia e morire, che di mostrarsi donna volgare. Queste deliberarono pertanto di partire ; il perchè radunato quanto di meglio era rimasto nel palazzo, pensarono di riparare a Mantova, tranne sempre Ginevra , che quantunque donna di sessantaquattro anni manteneva fermezza e virilità d'indole come se trent* anni avesse avuto, come se in lei fosse stata potenza di venustà e d'ammaliamento quanto ai primi giórni in che fu moglie di Giovanni, per non dire di Sante. Ella statuì di restarsi fino alla venuta del Papa, sperando di rinvenire presso di lui clemenza e perdono pel marito e pe' figli ; non per sè, che non chiedeva benignità a chicchessia nella superbia che dominavala.
   Giulio II. seppe le intenzioni di Ginevra, e mandò un uomo espresso subitamente, comandandole si dovesse partire prima che il Pastore del Vaticano entrasse in Bologna. Aspro le fu un tal comando, e tutta in dispetto l'ascoltò; nè di Bologna si tolse fuorché la notte antecedente all' arrivo del Papa. Partì fremendo, insieme a due figli suoi naturali Giambattista e Cesare, e fu accompagnata per co-* mandamento del Senato novello da Alberto Albergati e da una compagnia di cavalli del Marchese di Mantova, e passò pur essa in Lombardia con infinite ricchezze; ricchezze tali, soltanto in letti, tappezzerie, vestimenta ed arredi del palazzo, che ne furono caricate centoquaranta balle, le quali sopra ottanta carra furono condotte a Corticella, dove imbarca-ronle peT Ferrara, e quindi oltre Po le spedirono1.'
   Così tutta famiglia principesca dei Bentivoglio usciva di Bologna, restandovi soltanto il ramo senatorio , cioè quello che aggiunse allo stemma comune le fiamme e le ghiande, a dimostrarsi in protezione dei Della Rovere, cioè di Papa Giulio e della prosapia di lui.— Essi Bentivoglio principeschi non Annal. Boi. T. V. 64