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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   57a
   ANNALI
   ove dal clero si cantavano salmi al suono di elette melodie. V' erano ancora e quinci e quindi magnifici palchi in cui matrone , vegliardi e fanciulletti Stavano ad osservare 1' insolita cerimonia. Quattro ore prima che annottasse , nella Magione de' Gerosolimitani a Giulio furon recate le chiavi della città dai Venti eletti dal popolo; quindi la pompa prò-cedè con tale ordinamento. Ivano innanzi ad ogni altro mille pedoni capitanati dall'illustre Ramazzotti. Le numerose Arti ed i loro massari, le Gompagnie, i Monaci colle reliquie de' Santi, il Clero secolare v'erano appresso. Poi due Rettori dell'Archiginnasio , e i Collegi de' Leggisti ed Artisti a cavallo. Cavalcava il Senato dei Venti, preceduto da due mazzieri e da due donzelli che sopra argentei bacini portavano le chiavi. Seguivano i Signiferi del popolo cogli stendardi di Bologna , con quello della Chiesa e del Pontefice , e i Tribuni della plebe armati di tutto punto, spiegando i sedici vessilli, ed eran loro davanti altri mazzieri ed i littori coi fasci consolari. Si vedean poscia gli Anziani ed il Gonfalonier di Giustizia, ed i cortigiani de' Cardinali frammisti ai gentiluomini bolognesi. Dietro a loro cavalcavano i famigliari del Papa, il maestro degli scudieri che facea condurre dai palafrenieri due mule bianche coperte d'aureo broccato, e tre cbinee con sopra i cappelli pontificali di porpora e d'oro, detti d'onore, com'è costume nelle coronazioni. Due sacerdoti a cavallo , l'uno colla croce, l'altro con sovra ad un' asta un fanale, givano innanzi a una chinea su cui portavasi in tabernacolo d' argento e d' oro il Sacramento Santissimo. Gli stava sopra un baldacchino di candida seta trapunta d'oro, retto da sei Canonici della Cattedrale, e dodici Pretistolati con torcie messe a oro erangli intorno. Dappoi venivan cavalcando molti Vescovi e Prelati, gli Oratori dell'Impero, di Francia, di Spagna , de'Veneziani, de'Fiorentini e de'Genovesi, molti Principi e Baroni* frai quali Guidubaldo Duca d'Urbino, Francesco Duca di Soia Prefetto di Roma»